1. 15 anni fa…Anna! (ultima parte)


    Data: 16/10/2019, Categorie: Etero Autore: cockney, Fonte: RaccontiMilu

    Eccomi di nuovo qua a narrare quanto accadde con la mia amica Anna nel periodo che va dalla fine del 95 all’inverno del 98.
    
    Dopo la fugace, se pur bella, masturbazione in casa sua con amici presenti che non si accorsero di nulla(o almeno così sembrò), e la scopatina interrotta qualche settimana dopo a causa della mancanza di condom, il nostro rapporto iniziò ad essere sempre più clandestino e trasgressivo, pur mancando l’occasione giusta per possedersi completamente. Anna iniziò a frequentare sempre più assiduamente me e la mia comitiva, inventando scuse sempre più assurde per nn uscire con il suo boy, Paolo. Una volta era il mal di testa, un’altra volta i dolori pre-mestruo e poi ancora l’alzataccia che doveva fare la mattina seguente o il dover aiutare la madre a fare qualcosa in casa, insomma classiche stronzate da stronzetta (in senso buono) che tradisce. Cercavamo in tutti i modi di rimanere soli ma ogni qual volta ci organizzavamo per fottore, succedeva sempre un imprevisto che ci obbligava a rimandare il tutto. Nonostante questo non ci perdevamo d’animo e anche la presenza degli altri iniziò a importarci il giusto. Certo cercavamo di fare in modo che le nostre trasgressioni passassero inosservate, ma lo stare spesso insieme iniziò ad insospettire non poco gli amici e suo fratello, così iniziammo a parlare dell’ipotesi di mettere al corrente almeno quelli più fidati della nostra relazione cladestina. Eravamo tutti e due d’accordo e così cominciammo a pensare a chi ...
    ... dirlo e a chi no… Non vi era momento in cui eravamo isieme che non ci venisse la voglia di toccarci, di sentirci, di darci paicere a vicenda. Una sera d’estate, uscimmo in gruppo per andare in una delle tante feste che in quel periodo animano Roma, Anna era l’unica ragazza al seguito e sedeva dietro con me. Al ritorno trovammo un gran traffico sul Lungo Tevere e per passare il tempo allungai una mano dietro di lei e iniziai a toccarle il culo approfittando dei larghi pantaloni da hip-hop che indossava. Iniziai a giocare con la parte fina del perizoma, lei non si mosse di un pezzo per non destare sospetti a Sandro che le sedeva vicino, stando con la testa poggiata al finestrino semi aperto, ma con la mano inizio a toccarmi l’asta facedola diventare ancora più dura. Non resistetti, con la mano passai davanti, e lei troietta, per tutta risposta diede le spalle al nostro amico, che era intento ad attaccare bottone con delle ragazze che erano in sosta come noi, e aprendo poco le gambe si lasciò masturbare, sussurrandomi una sola parola – Dai!-.
    
    La masturbai lentamente fino a destinazione e giunti sotto casa mi accorsi che i polpastrelli delle mie dita erano lessi come quando
    
    si sta in acqua per più di un ora. Insieme con avdità ripulimmo le mie dita intrise dei suoi umori e ci dicemmo che era il momento di scopare, entrambi stavamo scoppiando. Queste particolari situazioni si ripeterono spesso quell’estate. Una volta eravamo sul balcone di casa sua, sdraiati su quelle sedie da ...
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