1. Emigranti 3


    Data: 30/09/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... avrei potuto “incastrare” Nicola senza correre rischi o creare problemi. Sapevo che aveva voglia di scoparmi (e anche alla grande) ed ora ero anche certa che “io” volevo scoparmelo alla grande. Il problema era trovare il modo, il tempo e il luogo, soprattutto il luogo perché era quello che poteva creare problemi di essere visti, di destare sospetti e insomma, di creare casini. C’era una casa, poco fuori del paese, la cui proprietà era molto controversa e che, per molti versi, apparteneva anche alla mia famiglia; degli ultimi proprietari si erano perse le tracce nel secolare flusso di emigrazioni; da piccoli la usavamo per giocarci; ma, dopo che si ebbe notizia di un caso di pedofilia avvenuto in una paese relativamente vicino, avevamo avuto l’ordine tassativo di non avvicinarci mai a quel posto stregato e maledetto.
    
    Con questa fama, era quasi l’ideale - adattandolo un poco - per riceverci una amante clandestino. In una veloce ricognizione, mi era resa conto che una saletta giusta c’era, con un pagliericcio con delle coperte, un bagno non molto schifoso e perfino qualche sedia. Individuato il “dove” si trattava di stabilire il “come” per poi decidere il “quando”. Non trovavo percorsi semplici per contattare Nicola e proporgli di scopare. Immersa nei miei pensieri, tornai per l’ennesima volta a passeggiare nel bosco, ufficialmente alla ricerca di frutti e funghi, in realtà con la speranza di incontrare ancora il forestale col cazzo meraviglioso. Solo adesso mi rendevo conto ...
    ... che non ci eravamo detti neppure il nome, presi com’eravamo dalla libidine della doppia masturbazione. Comunque, il sentiero pareva deserto e non era molto prudente avventurarmi troppo verso l’interno. Stavo per tornare indietro delusa, quando vidi un certo movimento in fondo al sentiero; mi acquattai nel fitto degli alberi e vidi avanzarsi i due forestali, uno Cazzobello che avevo masturbato e l’altro assolutamente sconosciuto. Giunti a qualche metro da me, si fermarono un poco a discutere, poi si separarono: lo sconosciuto si addentrò nel fitto del bosco in direzione opposta e Cazzobello venne dalla mia parte.
    
    Quando mi fu vicino, “Ciao” mi disse semplicemente, appoggiò ad un albero il fucile e il tascapane, mi prese per le braccia, mi fece ruotare e mi abbrancò da dietro prendendomi per le tette mentre mi piantava il ventre sul culo dove avvertii immediatamente lo spessore del suo cazzo che si sistemò nella piega tra le natiche. I bottoni della camicetta si slacciarono immediatamente e, poiché non portavo reggiseno, le mie tette furono preda delle sue mani che delicatamente carezzarono i capezzoli e massaggiarono le mammelle: le sue manovre mi fecero immediatamente bagnare fino a sentirmi correre tra le cosce la prima broda. Non capivo cosa stesse facendo alle spalle e mi preparavo a sentire il suo enorme cazzo sfondarmi dolorosamente il culo; ancor più me ne convinsi quando avvertii che mi sollevava la gonna fino sui fianchi e mi abbassava le mutande. Mi appoggiai ad ...
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