1. Nella doccia 1


    Data: 26/09/2019, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu

    ... entrambi. Ti prego, mamma, ti imploro. Fa di me il tuo amante. Non respingermi.’
    
    ‘Non ho nessuna voglia di respingerti. Anch’io ti desidero. Ho solo paura che si sappia. Sai lo scandalo che ne nascerebbe? Promettimi che quello che accadrà fra noi due mai nessuno verrà a sapere. Che il nostro amore sarà circoscritto dalle mura di casa.’
    
    ‘Mamma, sarò muto come le mura di casa nostra.’
    
    Allento la stretta sulla sua verga e mi lascio andare sul pavimento. Mio figlio si gira e mi guarda. Tiro su le cosce e le allargo al massimo. Allungo le braccia verso di lui e lo invito.
    
    ‘Dai, vieni. Amore di mamma. Sarò tua. Amami.’
    
    Non se lo fa ripetere. Come un toro infoiato mio figlio si stende sul mio corpo e mi infilza. Sento il suo gladio affondare nel mio ventre. La mia mente esplode in fantasmagoriche strisce colorate. Avevo dimenticato cosa fossero le sensazioni che si provano nel fare all’amore.
    
    ‘Si, amore mio, spingi; fammi sentire la forza del tuo amore. Fai di me la tua troia; la tua puttana. Usa il tuo paletto come fosse un martello pneumatico. Sbattimi. Sfondami l’utero. Violentami. Stuprami. Fammi gridare dal piacere.’
    
    ‘Per tutti gli dei dell’Olimpo, mamma, non ti ho mai sentita parlare in questo modo. Cosa ti prende? Sembri una ninfomane. Da quando tempo non ti fai ...
    ... chiavare?’
    
    ‘Si. Sono una ninfomane. Il cazzo mi &egrave mancato fin da quando tuo padre mi lasciò. Da allora più nessun uomo &egrave giaciuto nel mio letto. Tu sei il primo. Ora non pensare ma agisci. Datti da fare che il pavimento &egrave duro.’
    
    Si da fare. Ci mette impegno. Mena, con il suo scettro, nel ventre materno dei fendenti che faccio fatica a trattenere le grida di piacere che mi salgono in gola. Le sue energie sembrano non esaurirsi. E come potrebbe? Dalla sua ha la giovane età. Più volte cambiamo posizione. L’ultima &egrave quella chiamata: -a smorza candela- gli sono sopra e con il suo grimaldello ben piantato nel mio ventre e con le sue mani artigliate alle mie tette. Sto galoppando come una indemoniata. Ho gli ormoni che danzano impazziti. ed il mio cervello &egrave in frantumi. Ho gli occhi chiusi. La mia testa dondola come una campana. Apro gli occhi e davanti a me si staglia una figura ben conosciuta. &egrave il mio secondogenito; il fratello dello stallone che sto cavalcando. &egrave nudo. Ci sta guardando. Ha una mano che si accarezza il cazzo. Senza vergognarmi punto i miei occhi nei suoi. lui sostiene il mio sguardo. Apre la bocca ed una frase che inconsciamente so che avrebbe fatta gli sale in gola e gli esce dalla bocca.
    
    ‘Mamma. C’&egrave posto anche per me?’ 
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