1. Nella doccia 1


    Data: 26/09/2019, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu

    ... casa. Ho pensato solo a me stessa e non ho capito che il mio atteggiamento gli avrebbe creato problemi La vicenda per un verso mi sconcerta e, per altro verso, mi eccita. Essere la donna desiderata da un ragazzo non può che farmi piacere anche se il ragazzo &egrave mio figlio. Il che sta a confermare che sono una donna che suscita pensieri immaginabili nelle menti di giovani puledri. Il guaio &egrave uno solo. Mio figlio a conclusione della sega a me dedicata l’ha conclusa dicendo che mi ama. Un atto di quel tipo per quanto ne so non si conclude invocando il nome della persona dicendo di amarla. Oltre il desiderio fisico c’&egrave anche l’amore. Se così &egrave il fatto &egrave molto più grave. Con il passare dei giorni il pensiero di mio figlio innamorato di sua madre mi coinvolge. Un pensiero assurdo e perverso prende forma nella mia mente. E se mi concedessi? Sono sua madre. Esaudirei un suo desiderio. Nessuno saprebbe niente. Le mura domestiche sono ottimi nascondigli. Si; gli darò ciò che brama di avere. Sarò sua. L’occasione si presenta un sabato. Al rientro dal supermercato e dopo aver sistemato la spesa decido di farmi una doccia; mi dirigo verso il bagno e nel farlo mi spoglio spargendo i vestiti lungo il percorso. Arrivo all’entrata con più niente a coprirmi. Sono nuda. Sento lo scrosciare dell’acqua. La doccia &egrave occupata. Apro la porta per vedere chi dei miei due figli la sta usando. Davanti ai miei occhi si presenta l’immagina fisica del mio primogenito, ...
    ... l’uomo che mi sogna, che mi vuole scopare. Ha la schiena rivolta verso di me e dal movimento che sta facendo capisco che si sta masturbando. La conferma mi viene anche dalla sua voce. Sta invocandomi.
    
    ‘Brenda, Brenda, perché non sei qui con me. Dio mamma, quanto ti amo.’
    
    &egrave la conferma dei miei sospetti. Desidera che io sia la sua donna. Mi vuole fra le sue braccia. Ne approfitto. Entro e chiudo la porta alle mie spalle. Mi avvicino e lo abbraccio schiacciando le mie tette sulla sua schiena. I miei capezzoli, duri come l’acciaio premono contro la sua schiena. Una mia mano scende giù lungo il suo corpo fino a raggiungere il suo pube dove prendo contatto con la sua verga. La impugno e la stringo. Lui emette un mugolio di piacere.
    
    ‘Questo che sto impugnando &egrave cosi perché sono io a fartelo venire duro. Ti stai masturbando pensando a me. Mi desideri così tanto da farti dimenticare che sono la tua mamma. Mi vuoi chiavare? Lo sai che facendomi possedere commetteremmo un atto impuro. Sarebbe incesto.’
    
    Per un attimo il suo respiro si blocca e lo sento irrigidirsi. Poi riprende a respirare. Non si gira.
    
    ‘Mamma. Si’ quello che stai stringendo &egrave per te. Io ti amo e non mi importa che tu sei mia madre. Tu sei la donna che ho sempre sognato di avere; sei meravigliosamente bella. Voglio essere il tuo fidanzato. Incesto? Perché? Tu sei una donna ed io sono un uomo. Siamo adulti. Lo vogliamo entrambi. Il nostro sarebbe un accoppiamento che avrebbe il consenso di ...