1. Una foto sbagliata cap. 3


    Data: 26/09/2019, Categorie: Etero Autore: Jarko, Fonte: Annunci69

    ... richieste tacite del corpo, ora sì che era la sua Velia erano di nuovo “IO e TE”
    
    Fu Velia a decidere, si staccò dal cazzo e si girò a guardare Giò, una mano teneva l'uccello in posizione mentre con il bacino si sistemò fino a sentire la cappella sfiorare le labbra della figa, lo fece scorrere lentamente avanti e indietro prima di farlo entrare, lo sguardo di Giò sembrava supplicare, voleva riprendersi sua moglie, sentirsi dentro, godere di lei e farla godere.
    
    Velia si abbassò sul cazzo, giù fino in fondo, si era appoggiata con la mani sulle gambe di Giò, lo guardava mentre allargando le cosce gli offriva una perfetta visuale di quello che stava succedendo, del suo cazzo che scompariva dentro alla figa per poi riapparire lucido di lussuria, su e giù su e giù, sempre più veloce, Giò le prese i fianchi e la tirò a sé per poterle baciare il seno, Velia si appoggiò sul suo petto, i suoi movimenti erano sempre più veloci, sempre più forti, quasi rudi, animaleschi, sentiva l'orgasmo montarle da dentro, era tutta l'angoscia di una settimana che si doveva liberare era la sua vita che riprendeva il suo corpo, era tornata, Lei, Velia.
    
    Stringeva i capelli del povero Giò tra le dita, forse gli faceva male ma lui era felice. Vedeva la sua donna godere, godere con lui, i movimenti frenetici della cavalcata, i suoi occhi di fuoco e poi un urlo strozzato che gridava il suo nome mentre veniva, accasciandosi sul suo petto e lo baciava su tutto il viso. Cosa c'è di più bello, pensava ...
    ... Giò.
    
    Rimasero stesi sul letto, abbracciati con i corpi sudati che si fondevano a formare un unico intreccio di gambe, braccia, respiri, lingue. L'odore di sesso era ancora potente nella stanza, Giò si ritrovò sopra di lei, la guardava, ammirava quelle piccole trasformazioni che l'orgasmo le aveva provocato sul viso, gli occhi socchiusi, le labbra della bocca rosse e gonfie, gli zigomi arrossati. La baciò appassionatamente, scese giù con la lingua sul suo collo, si soffermò sui capezzoli duri, quasi viola, li succhiava, mordeva e sentiva i sospiri di Velia ad ogni tocco. Giocò attorno all'ombelico per poi tuffarsi tra le sue gambe che lei, aveva divaricato agevolandogli l'accesso per dedicarsi alla figa … liscia e depilata.
    
    -” Amore, sai che mi piace un sacco la tua figa anche così, è fantastica.”- Cominciò a leccarla, baciarla, succhiarla, si dedicò al clitoride che emergeva duro per farsi coccolare meglio, con due dita la penetrava cercato i punti più sensibili della mogliettina che ringraziava con sospiri di piacere. Il cazzo di Giò tornò sull'attenti, era attirato da quel piccolo forellino scuro tra le chiappe di Velia, con la lingua chiese il permesso di entrare, la saliva lubrificava tutt'attorno mischiata agli umori della figa che ricominciarono a colare. Non si sarebbe voluto staccare mai ma il cazzo voleva la sua parte. Si mise in piedi, di fianco al letto, con le gambe di velia appoggiate alle spalle, una mano giocava ancora con il suo clitoride mentre l'altra ...