1. Una foto sbagliata cap. 3


    Data: 26/09/2019, Categorie: Etero Autore: Jarko, Fonte: Annunci69

    Capitolo 3 Velia e Giò
    
    Una settimana piatta, monotona, senza voglia, senza gioco. Una settimana in cui Velia, con il suo groppo nello stomaco, contava solo le ore dalla mattina fino a sera e poi a letto. Nemmeno la voglia di fare l'amore con Giò, rifiutava i suoi approcci con le scuse più svariate consapevole che non avrebbe potuto continuare così per molto tempo. Non aveva ancora avuto il coraggio di parlare con suo marito di quello che le era successo, aveva paura della sua reazione soprattutto della rabbia per averlo escluso da un contesto che li aveva visti sempre complici l'una dell'altro e felici di ritrovarsi uniti nella leggerezza di questo gioco. Viveva con il terrore che squillasse il telefono per notificarle un'altra becera richiesta di Giulio. Cosa avrebbe fatto con quel video? Quali sarebbero state le sue richieste? E quanto sarebbe andata avanti, ancora, questa storia? Velia non si dava pace, non riusciva a trovare una via d'uscita, si vergognava anche solo ad uscire di casa per fare le solite commissioni sentendosi tutti gli sguardi addosso, nuda e sporca agli occhi del paese sempre pronto a giudicare.
    
    Giulio era nel suo caldo appartamento, appena uscito dalla doccia dopo essere rientrato dal lavoro. Non c'era giorno che non pensasse a quello che era successo proprio lì, in quell'afosa mansarda. Ripercorreva con la mente tutti gli istanti di quel pomeriggio. La sensazione, mai provata prima, di potere assoluto su una donna, di essere l'artefice della ...
    ... sua volontà, di poter osare sempre di più. Stava riguardando il video che le aveva fatto mentre Velia si toccava e godeva. Giulio si stava masturbando per l'ennesima volta. Era seduto sulla sedia davanti al letto e viaggiava di fantasia mentre con la mano si accarezzava le palle, il cazzo e poi giù e su, giù e su sempre più veloce immaginando Velia, la sua pelle liscia, i movimenti del suo corpo che chiedevano attenzioni, chiedevano sesso.
    
    Due minuti e la mano di Giulio si bagnò del suo liquido caldo all'arrivo dell'orgasmo, facendolo ritornare alla triste realtà. Sì, la realtà di Giulio, qual'era in fondo la sua realtà? Si ricordava bene la frase di Velia -” Sei capace di scoparti una donna solo con il ricatto o al massimo pagandola”- Queste parole avevano girato il coltello nella piaga, questa era la realtà di Giulio e Velia gliela aveva messa davanti nuda e cruda ed ora, dopo la sega di rito, era nei pensieri. Aveva avuto la possibilità, con Velia, di avere una donna tra le sue mani, di poterla accarezzare, di sentirsi desiderato, coccolato. Cosa aveva fatto invece? Ripensandoci bene l'aveva scopata per due miserabili minuti, senza nemmeno rendersi conto del godimento, del senso di pace e di gioia che il sesso ti può dare. Aveva seguito come un automa la sua rabbia per essere stato rifiutato al primo appuntamento, sprecando tutto il tempo ad umiliare Velia. Ed alla fine? Alla fine non un bacio, non una carezza, nemmeno un pompino, nulla di quello che Giulio sognava da ...
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