1. Borderline


    Data: 23/09/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sesso di Gruppo Autore: Ambra09, Fonte: RaccontiMilu

    ... restare solo per lei, perché non si facesse per davvero del male.
    
    Ma decisi di non partecipare alla trasgressione in cui mi aveva coinvolto, mi sedetti su una sedia poco distante e li guardai.
    
    In fondo non mi era stato chiesto nulla ma solo di badare a lei e, quasi a volerla punire, restai immobile e distaccato, del tutto vestito, seduto su una sedia parzialmente imbottita disposta a fianco al letto.
    
    La grossa corda le si arrotolava attorno ai polsi e la congiungeva alle sbarre del letto. Era legata all’altezza di metà della inferriata superiore del letto, a pancia in sotto, e teneva le ginocchia piegate sul giaciglio. Con fare libidinoso muoveva il culo per aria invitandoci a prenderla.
    
    Il nero tirò giù il pantalone mostrando un cazzo imponente più per larghezza che per lunghezza, una vera sbarra nera che svettava diritta davanti ai nostri occhi. Dopo avergliela mostrata e essersi posizionato dietro ai suoi glutei, la divaricò di poco con le mani per vederle bene la figa aperta e gli spinse il cazzo dentro e del tutto fuori, lentamente e più volte fino a ritenerla essere abbastanza bagnata da accoglierlo a dovere.
    
    Dopo poco iniziò a divertirsi con lei, avvicinò il membro duro al suo culo e glielo sbattè un paio di volte sulle natiche sode, poi iniziò a strusciare il glande su e giù lungo lo spacco inoltrandolo di poco tra le labbra. Ed ecco che arrivò d’improvviso un profondo affondo e un sonoro ceffone sul culo.
    
    Ameliè gridò dal dolore e il ragazzo ...
    ... mi guardò dritto negli occhi in cerca di consenso.
    
    ‘Beh, è una puttana. Merita più di uno sculaccione!’ dissi e il ragazzo mi sorrise.
    
    ‘Giusto’ rispose e ne mollò uno più forte del precedente dopo essersi bagnato la mano con un po’ di saliva affinchè facesse più male del precedente.
    
    ‘Non era nei patti!!!’ gridò Ameliè. Iniziò ad inveire contro di noi, a chiamarci stronzi, a dirci che ce l’avrebbe fatta pagare, ma né Alan né io battemmo ciglio. Si contorceva tutta dal dolore, le natiche erano rosse in modo incredibile. Alan le aveva aperto bene lo spacco con le mani e le dava rumorosi colpi ovunque, soprattutto sui punti più sensibili, facendola sobbalzare. Le strizzò forte il clito mentre mugugnava quasi in lacrime e quando fu gonfia e sensibilissima tutta, affondò di nuovo il cazzo dentro lei. Iniziò a sospirare, a gemere di piacere incitandolo a scoparla sempre più forte.
    
    Alan ci sapeva fare, il letto tremava tutto e la loro vista aveva scatenato in me una potente erezione. Restavo comunque impassibile sulla sedia. Non mi aveva chiesto alcuna opinione, mi aveva trascinato lì contro il mio volere quindi non le avrei dato soddisfazione di godere né con lei né per lei.
    
    Se fossero durati a lungo, credo sarei venuto dentro i pantaloni ma per fortuna, dopo averla rotta ben bene e dopo numerosi suoi orgasmi, la lasciò andare. La slegò e la vidi avvicinarsi a me sorridente camminando a gambe semiaperte come una papera.
    
    ‘Dario, sapessi! Sono rotta’ sono tutta ...
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