1. LAURETTA cap. 4 Il trauma della perdita della vergini tà


    Data: 29/11/2017, Categorie: Lesbo Autore: karinalisa, Fonte: RaccontiMilu

    ... il maglioncino, guardò le mie dita sciogliere i bottoni della sua camicetta, toglierla, togliere il corpetto che fungeva da reggiseno ed eccola nuda ed ancora una volta mia!
    
    Senza che glielo chiedessi entrò in bagno, L’amore saffico più di quello etero esige l’accurata pulizia delle parti intime, Lauretta lo sapeva ed era la prima cosa alla quale provvedeva appena veniva da me. Ne approfittai per denudarmi completamente e appena udii l’acqua cessare di scorrere entrai anch’io in bagno. La ragazza si stava asciugando, aspettò che avessi finito di lavarmi ed asciugarmi e uscìmmo insieme.
    
    La casa era piacevolmente riscaldata, inoltre eravamo nelle ore più calde di una bella giornata di sole i cui raggi entrando dalla finestra mettevano allegria. Salimmo nude e abbracciate la scala che porta al piano superiore dove come ho già avuto modo di spiegare si trova la camera da letto.
    
    Appena entrate ci fermammo davanti al grande armadio il cui specchio riftetteva le nostre immagini, una giovane donna a dire di molti piacente malgrado il leggero sovrappeso e una adolescente dal corpicino ancora esile ma già perfetto le cui tetttine ancora in formazione inalberavano in mezzo ad aureole pallide delle minuscole ciliegine brune eccitate e irte.
    
    Queste insieme al visino incorniciato da capelli color oro, innaturalmente serio per una giovinetta della sua età rivelavano un desiderio che sapevo pronto ad esplodere. Anch’io avevo voglia, voglia che avevo alimentato per tutta la ...
    ... mattinata contraendo e rilassando i muscoli vaginali a trattenere le palline la cui presenza era rivelata dalla cordicella la cui estremità fuoriusciva dalla mia fica.
    
    Sapevo che anche Lauretta aveva preso l’abitudine de “indossarle” quando provava desiderio, per questo fui in qualche modo sorpresa di non vederne traccia all’estremità della fessurina al vertice del suo pube. Sorrise seguendo il mio sguardo poi divaricò lievemente le gambe e introdotto un dito all’interno del suo sesso lo ritirò con avvolto ad esso il cappio della cordicella,
    
    La strinsi contro il petto guardandola negli occhi e lentamente chinai il viso sopra il suo . . . la sua boccuccia era già aperta, la sua lingua venne incontro alla mia bocca quando l’avvicinai, i suoi occhi si chiusero languidamente sentendo le mie labbra attorno ad essa. L’aspirai succhiandola con dolcezza poi fu la mia lingua ad entrare nella sua bocca. . .
    
    Lo specchio rifletteva le mie mani che accarezzavano la sua schiena, scendevano all’incavo delle reni che la piccola aveva incavato per premere contro di me il pancino muovendolo adagio. Il suo culetto era sodo nelle mie mani, lei aprì maggiormente le gambe permettendo ad una di esse di entrare di taglio nelle sue natiche, giù fino ad incontrare la fichina poi su a stuzzicare col dito il suo buchino.
    
    La ragazza era eccitatissima e anch’io lo ero, la mia vagina si contraeva e si rilassava facendo muovere le palline che conteneva; la feci voltare, la schiena contro il mio petto ...
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