1. Viziando Adam


    Data: 22/09/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Erotici Racconti Etero Autore: Naughty_Bard, Fonte: RaccontiMilu

    ... lungo. Io avevo accettato un lavoro molto ben pagato come consulente finanziario in una grossa ditta di import-export e mi ero trasferito per comodità a New Haven dopo meno di due anni dal matrimonio. Chiacchieravamo al telefono e ci vedevamo nel weekend ma non era più come vivere insieme. Tra l’altro Adam, finito il liceo, si era arruolato nell’esercito, seguendo le orme di quell’idiota fanatico di suo padre, pentendosi della decisione ed odiando ogni minuto di quella vita dal principio. Ecco perché adesso me lo ritrovavo sulla porta. Si era congedato dall’esercito, dopo poco più di un anno ed era tornato a casa. Stare con sua madre e il suo patrigno, però non gli andava decisamente a genio, quindi aveva fatto domanda per il college e, all’ultimo tuffo, era stato accettato a Yale. Eravamo tutti orgogliosi di lui naturalmente e sua madre era particolarmente contenta perché non era troppo lontano da casa (abitavano a Hartford, quindi poteva correre dal suo bambino in meno di un’ora), ma soprattutto perché, a detta sua, io potevo in qualche modo tenerlo d’occhio. Avendo fatto domanda all’ultimo momento non aveva avuto diritto ad un alloggio in campus, quindi la soluzione più ovvia era stata di farlo stare da me almeno per i primi tempi. Dopotutto la sua facoltà era a dieci minuti da casa mia e io ero felice di passare del tempo con lui anche se sapevo che i suoi modi di fare e le sue abitudini mi avrebbero dato un bel po’ da fare.
    
    ‘Grazie Lenny, lo apprezzo molto!’ mi ...
    ... sorrise. Che gran pezzo di ragazzo che era! Con quei capelli corti, nerissimi, gli occhi di un bel celeste brillante e quell’espressione fanciullesca sul visetto imberbe, era così tenero! Indossava una t-shirt blu attillata con la scritta YALE sul petto gonfio di muscoli, un paio di Jeans strappati e delle Hogan che avevano senz’altro visto tempi migliori.
    
    Il mio appartamento da scapolo non era molto grande, c’era una sola camera con un letto ad acqua. Adam lo vide e ci si buttò sopra:
    
    ‘Woah! Che figata, è ad acqua! Ho sempre voluto provarne uno, hehe!!’ ballonzolava contento come un bimbo e io non resistetti:
    
    ‘Mi fa piacere che ti piaccia, perché è lì che dormirai!’ gli dissi sorridendogli. Lui mi guardò sorpreso:
    
    ‘Ma dai amico è il tuo letto, non potrei mai privartene!’ mi disse.
    
    ‘Ma scherzi? Non me ne privi, anzi mi fai un favore! Io non posso più dormirci, ho….’ frugavo nei miei pensieri alla disperata ricerca di una scusa ‘…ho un problema alla schiena, ho bisogno di una superficie più dura, il divano andrà benissimo…’ lui mi guardò per un paio di secondi con un sopracciglio alzato. Non mi credeva, era palese che stessi mentendo solo per essere ospitale con lui, ma questo non gli impedì minimamente di accettare di buon grado. Scrollò le spalle con un sorriso noncurante:
    
    ‘Ok, meglio per me! Hehe!!’ e riprese a dondolarsi sul letto. Io sorrisi di nuovo. Era mio dovere viziarlo un po’ sono pur sempre suo fratello maggiore, no?
    
    Fece un paio di grossi sbadigli e ...
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