1. la mia padrona


    Data: 21/09/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sesso di Gruppo Autore: erika85, Fonte: RaccontiMilu

    ... controlliamo… se seguissimo gli istinti saremmo animali, non credi?”
    
    “certamente. e tuttavia bisogna tendere all’armonia, fra i nostri diversi sé… altrimenti non stiamo bene, la nostra vita ne risente.”
    
    “si, suppongo di sì. e tu cosa proponi?” sono curioso di scoprire le sue carte.
    
    “posso parlare con franchezza?”
    
    “si, certo.”
    
    “Bene. Tu sei un uomo di potere. Un imprenditore, abituato a dirigere. Anche in famiglia, con tua moglie, con i tuoi figli. Tu sei molto di questo, ma sei è anche, questo. Tu avresti necessità di esprimere anche una natura che hai sempre negato, un bambino che vuole essere guidato, premiato e anche, quando occorre, punito. Capisci cosa intendo?”
    
    “Tu vedi tutto questo nella mia aura?”
    
    “Si. Dammi la mano. “
    
    Allungo il braccio sulla scrivania. La prende fra le sue.
    
    “hai una mano grande…. percepisco il tuo imbarazzo… sento il tuo calore…” sussurra…
    
    In realtà sono io che percepisco le sue mani come se scottassero. Mi sta suggestionando. Forse ipnotizzando. Ha abbassato la voce, ed è come se nella stanza anche le luci si fossero affievolite. Percepisco il suo fascino, il suo potere… nei suoi occhi … mi piace ascoltare le sue parole.
    
    Mi fissa negli occhi e non riesco a sopportare il suo sguardo. E’ duro. Mi passa da parte a parte, mi legge dentro. Conosce i miei desideri. I miei peccati.
    
    Sento le sue unghie sulla pelle morbida del polso.
    
    “A cosa stai pensando?” la sua voce è calma, le parole ben scandite, non c’è quasi il ...
    ... punto di domanda.
    
    “che mi piacciono le tue mani….”
    
    “prima ha pensato ad un atto sessuale con me, vero?”
    
    “… prima?… mmh … si”
    
    “quale? me dimmelo…” le sue unghie affondano più profondamente nella mia pelle.
    
    “per un attimo… ma solo un attimo… mi è venuto in mente l’idea di un rapporto orale… tu che mi praticavi un rapporto orale…”
    
    “qui, ora?”
    
    “no…non so… non era situato in qualche posto… è stata solo un’immagine fugace”
    
    “fammi vedere il tuo pene e deciderò se accontentarti… “
    
    “ma… come… ora?”
    
    “si ora. adesso. ” le unghie non lasciano il mio braccio. Con l’altra mano slaccio la cintura dei pantaloni, il bottone, tiro la zip, infilo le dita da sopra negli slpi e tiro fuori il pene molliccio… faccio per alzarmi.
    
    “resta seduto…” dice. Si alza lei. Viene dalla mia parte. Mi giro verso di lei ruotando la sedia girevole.
    
    “E’ piccolo. E molle. Fattelo venire duro se ci riesci. ” mi dice, in piedi davanti a me.
    
    Ci provo… mi masturbo leggermente ma la situazione mi intimorisce. Non ci riesco.
    
    Mi guarda per qualche secondo. Poi si avvicina.
    
    “Dai a me.” Mi toglie la mano e mette la sua. Palpa da sotto lo scroto, soppesando, quasi misurando il peso di quella carne molliccia. Prende il pene fra due dita e spinge verso il basso il prepuzio. E’ bagnato di liquido trasparente. Lo prende con due dita dell’altra mano. Annusa. Me le porta davanti alla bocca.
    
    “leccale” mi dice.
    
    Eseguo.
    
    “Senza il tuo potere non riesci nemmeno ad avere un’erezione… ...