1. la mia padrona


    Data: 21/09/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sesso di Gruppo Autore: erika85, Fonte: RaccontiMilu

    Questo racconto lo ha scritto ALIASIR PER ME
    
    Non capisco il gioco della ragazza che ho di fronte. E quando io non capisco, mi intrigo.
    
    Il colloquio è iniziato per una proposta commerciale di telefonia mobile aziendale con un noto operatore nazionale.
    
    Si chiama Erika, biondina, occhi verdi, due belle tette che premono da sotto un tubino, leggins e stivaletto col tacco alto, mi ha illustrato gli indiscutibili a suo dire vantaggi apportati da un contratto con loro. Le ho detto di lasciarmi del materiale perché ci voglio pensare, ma lei si è messa a parlare di altro.
    
    Ha commentato delle foto in cui sono impegnato nella mia attività sportiva preferita.
    
    Si lo so, non è molto corretto mischiare la vita privata con la professione, ma passando in questo ufficio spesso più di dodici ore al giorno è facile che i confini non siano più così chiari. E poi è un piccolo vezzo, e anche un modo per stabilire un contatto personale. A volte può essere utile.
    
    La foto di mia moglie.
    
    “E’ tua moglie?”
    
    “si”
    
    “bella donna, scusa se mi permetto… hai una vita coniugale felice?”
    
    Sono sorpreso, a dir poco, dalla domanda. Sto per rispondere: “scusa ma a te cosa importa” ma reprimo l’istinto e rispondo:
    
    “si… beh direi di si.. dopo molti anni… ma perchè mi fai questa domanda?” sottintendendo quella non fatta, sopra riportata.
    
    “Vedi… non mi prendere per una sciocca… ma … io a volte ho delle… come dire… sensazioni. Sono sensazioni molto forti che vengono quando vogliono ...
    ... loro. Insomma percepisco l’aura psichica delle persone…”
    
    “eeh… l’aura psichica… e hai percepito la mia? cosa hai visto?” dico con un sorriso che vorrebbe essere beffardo, ma non troppo, in fondo la donna che ho davanti mi incuriosisce.
    
    Molti anelli. Unghie lunghe laccate di rosso. Capelli color miele, lucidi, tirati indietro e raccolti in uno chignon. Un filo di perle. Un profumo leggero che non riesco a riconoscere. Un sentore di vaniglia … o cannella… non so.
    
    “Te lo posso dire? … hai una forte carica sessuale” e mi fissa negli occhi. Sono io ad abbassare lo sguardo per primo.
    
    Ci sta provando? Così di punto in bianco… non me lo aspettavo. Ma gratifica la mia vanità di maschio. Sto al gioco.
    
    “ah si? è un complimento?”
    
    “no, non proprio… intendo dire che la tua sessualità non fluisce… è come ingorgata. E’ come se fosse bloccata.”
    
    Penso: per provarci una tattica vale l’altra… in effetti. Iun lampo mi passa davanti gli occhi l’immagine del mio cazzo che forza l’apertura delle sue labbra…
    
    “continua… “dico. Mettendomi più comodo reclinando leggermente la poltroncina.
    
    “No, non è quello che pensi. ” dice “tu ora sta pensando ad un rapporto sessuale, ho visto la tua aura brillare… Ma non è alla quantità, bensì alla qualità, che alludo…”
    
    “spiegami… mi interessa…” la interrompo…
    
    “la tua aura è del colore sbagliato. tu non segui completamente i tuoi istinti, la tua natura è compressa…”
    
    “e chi segue completamente i suoi istinti? siamo esseri razionali. ci ...
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