Brasa scoerta - seconda parte
Data: 20/09/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69
... loro piaceva?
- Cosa?
- Il cero nel culo.
- Agli schiavi, o almeno a quegli schiavi, piace fare qualsiasi cosa, purché sia umiliante per loro e faccia piacere al padrone. Frusta compresa.
Ci pensò un attimo.
- Hanno sporcato dappertutto?
- In che senso?
- Avranno sparso cera dappertutto, no?
- Ha ha! Brava! Hai fatto mente locale, eh?
- Mente locale?
- Sì, ti sei immaginata la scena.
- Sì. Ho fatto… come hai detto? Mente locale.
- Avevo ricoperto il pavimento con dei teli di nailon.
- Avevi fatto anche tu… «mente locale» preventiva.
- Impari in fretta… – Dissi ammirato.
Ci servirono la seconda portata.
- Metterai un cero in culo anche a me? – Domandò tra un boccone e l’altro.
- Non si parla con la bocca piena.
- Ho parlato mentre la bocca non era piena. – Protestò. – Rispondi?
Ci pensai.
- Credo di sì, – azzardai. – Mi sembra che il tuo sfintere abbia bisogno di una piccola preparazione. È stretto.
- Sfintere?
- Il buco del culo. – Precisai prima di fare un boccone.
- Ah, – rise. – Lo chiami sfintere?
- Ne abbiamo parecchi sfinteri. Il solo intestino ne ha più di uno, a ogni passaggio da una fase all’altra. L’ultimo è l’ano… Senti, stiamo mangiando, Possiamo cambiare discorso?
- Dopo mi chiavi?
- Certo!
- Finalmente! – Esclamò. – Sono due anni che non chiavo…!
- Mi avevi detto un anno…
- Un giorno mi metterai anche una candela nel culo?
- Puoi contarci.
- E mi frusterai pure?
- ...
... Ovvio.
- E se non volessi?
- Allora non lo farei.
Sembrò delusa.
- E perché?
- Perché non si va mai contro la volontà del partner. – Risposi. – È così che funziona.
- Con me i ragazzi non hanno mai fatto quello che volevo… Anzi hanno fatto sempre i loro porci comodi.
- Alla fine del mio addestramento saprai come dominarli. – La rassicurai. – Anche quando vuoi essere dominata sarai tu a controllare la situazione.
Dopocena andammo a casa sua.
- Mettiti comodo – disse, andando in bagno.
Poco dopo tornò, io ero ancora in piedi.
- Da dove cominciamo?
- Ti spoglio. – Dissi.
Lei alzò le mani e si lasciò spogliare. Con calma le tolsi tutto e guardai subito il lavoro fatto da Paolo. Si piegò in avanti per farsi guardare. Mi inginocchiai e la guardai con attenzione. La accarezzai godendomi la pelle liscia.
- Un lavoro perfetto. – Commentai alzandomi. – Vedrai come sarai alla fine.
Anche lei si era alzata e aveva portato le mani sopra la testa con le gambe leggermente divaricate. Era un invito a procedere.
Io andai dietro di lei e le presi in mano le tette. La palpai a lungo, facendo onore alla sua quarta misura e godendo come un matto. Smisi solo quando anche lei aveva cominciato a mugugnare.
- Fottimi. – Disse. – Lo aspetto da troppo tempo.
La portai in camera da letto, mi spogliai in un baleno e portai il viso al sesso per baciarglielo..
- Fottimi, – ripeté, accarezzandomi il viso. – Niente preliminari.
Prese in mano il cazzo e ...