1. Che bella l’automobile – 3. il venditore


    Data: 12/09/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    Ormai potevo essere più che soddisfatto. In poco tempo avevo conquistato la mia patente di guida e mi ero trovato due maschi vogliosi a mia disposizione: Attilio, l’istruttore di guida e mio sverginatore, e Tommaso, l’esaminatore che mi aveva dato il titolo e che mi aveva fatto capire di avere davanti tutta una vita di uomini da monta. I nostri incontri nell’alberghetto a ore si svolgevano quasi tutti i giorni, specialmente con Attilio, mentre Tommaso non sempre perché era spesso impegnato con la moglie ed i figli ma, quando partecipava, finivo sempre a prenderli tutti e due nel culo insieme. Mi fecero conoscere tutte le posizioni possibili. Il mio buco era sempre più spanato ed ormai non era più un problema farmi scopare subito con forza. Il dolore iniziale era diventato così breve da dare subito spazio a lunghe e piacevoli scopate.
    
    Intendiamoci, sarà stata la mia giovane età, ma avevo sempre voglia ed ero sempre alla ricerca di altri maschi a cui fare dono del mio corpo (ed avere in cambio il loro). Presa la patente, avevo bisogno di un’automobile da guidare, ovviamente. Mio padre mi consigliò di acquistarne una usata, perché non è saggio portarne subito una nuova durante il mio rodaggio.
    
    Mia madre, che mi aveva promesso di comprarmela, mi accompagnò in un autosalone vicino casa. Non avevo alcuna idea verso quale marca orientarmi, così cominciai a girare tra tutte quelle esposte scegliendone una per poi essere subito attratto da un’altra. Avevo bisogno di un ...
    ... aiuto.
    
    Mi guardai intorno per cercare uno dei venditori e notai subito un fantastico esempio di maschio. Alto, con una barba corta e piena, dai tratti virili, sui quaranta anni e dal fisico tonico e muscoloso (e peloso). Potrei dire che somigliava a Chef Rubio ma era ancora più attraente forse a causa della giacca, camicia bianca e cravatta con una bella fantasia. Appena avvistato, vidi mia madre che si dirigeva con un certo interesse verso di lui per avere informazioni ed aveva cominciato a parlarci. Capii così che io e mia madre avevamo gli stessi gusti in fatto di uomini. Mi avvicinai.
    
    “Ecco, signor Enrico, lui è mio figlio. Dovrebbe comprare la sua prima automobile. Quale ci consiglia?”.
    
    Lui perse qualche secondo a squadrarmi mentre io mi forzavo a non sbavare. Sotto la giacca indossava un paio di jeans neri molto attillati che mettevano in mostra un bozzo che non era possibile non notare e farci volentieri cascare tutti e due gli occhi. Ma il mio desiderio fu subito quello di farci cascare la bocca per un certo lavoretto. Difficile far finta di niente.
    
    “Essendo la prima, consiglierei un’auto non troppo grande. Venite”.
    
    Lo seguimmo verso una vettura che avevo già adocchiato. Era arancione, un colore che mi è sempre piaciuto.
    
    “Direi che questa sia la più adatta. E’ praticamente nuova. Il proprietario l’ha sostituita dopo pochi mesi con una più grande, perché non era sufficiente per tutta la famiglia con bagagli per andare in vacanza. E’ superaccessoriata…” e così ...
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