1. 02 Diario segreto di un dirigente perbene – La festa di compleanno (Claire)


    Data: 07/09/2019, Categorie: Lesbo Sesso di Gruppo Autore: Leo71, Fonte: RaccontiMilu

    Nei mesi successivi avviammo la filiale italiana, facendola crescere velocemente fino ad avere un team di 10 persone a tempo pieno. Io svolgevo praticamente le funzioni di direttore generale visto che Patricia, il CEO ufficiale, in ufficio si vedeva raramente.
    
    Lavoravamo ancora molto insieme, ma spesso in teleconferenza visto che lei abitava a Londra ed io viaggiavo molto tra Milano, Bologna e Roma, raggiungendola in Inghilterra di tanto in tanto per sbrigare insieme alcuni affari.
    
    Uno di questi viaggi fu a marzo, in occasione del suo compleanno.
    
    Aveva organizzato una festa, del tipo che già sapete che non mi piaceva, dove decine di persone in tiro erano interessate più a sapere che lavoro fai piuttosto che chi sei.
    
    Però non potevo mancare al compleanno di Patricia.
    
    Si teneva in una villa di campagna di proprietà di suo padre, a nord di Londra, dove lei era solita passare parte dell’estate quando era piccola. Me ne aveva parlato, ma non immaginavo di trovarmi di fronte ad una tenuta di quel tipo, con una specie di castello nel centro di un parco. Una cosa da film, tipo piccolo lord.
    
    Quando arrivai lei mi venne incontro sorridendo come sempre e mi gettò le braccia al collo chiamandomi tesoro e salutandomi in inglese nonostante parlasse benissimo l’Italiano.
    
    Poi mi baciò sulla bocca.
    
    Le piaceva creare scompiglio tra gli invitati che si chiedevano chi fossi.
    
    La loro curiosità venne soddisfatta prestissimo perchè iniziò a presentarmi tanta gente, ...
    ... introducendomi loro come il nuovo amministratore delegato della filiale italiana. Seppi così della mia promozione.
    
    Devo ammettere che la festa non era poi così noiosa come mi aspettavo. Incontrai diverse persone interessanti, ne conobbi meglio altre che avevo incontrato nel nostro ufficio locale. Il cibo era decisamente buono, e il vino fantastico. Non sembrava nemmeno di essere in UK se non per la quantità di alcol che scorreva nei bicchieri.
    
    Più tardi Patricia mi raggiunse e volle farmi visitare la villa.
    
    Salimmo lo scalone che portava ai piani superiori e che era chiuso agli invitati da un cordone rosso.
    
    Le stanze erano strabilianti, tutte arredate in stile con mobili d’epoca che, pensai, essere originali.
    
    Mi fece vedere la sua camera da letto, al terzo piano. Sembrava quella di una regina.
    
    Al secondo mi colpii molto la sala con il camino e il biliardo, dove immaginai dei gentlemen sorseggiare brandy o del whisky torbato mentre fumavano sigari e discutevano di affari. Poi tornammo al pianterreno
    
    – Vuoi vedere una cosa incredibile? Mi disse sorridendo e con gli occhi che le brillavano.
    
    – Certo. Come si può rifiutare un invito così?
    
    Mi prese per mano e mi trascinò in un piccolo studio pieno di libri. Armeggiò con la vecchia libreria e… click. Si rivelò una porta nascosta. Accese la luce e comparve una scala a chiocciola, piuttosto stretta e alta.
    
    La percorremmo e, allo scatto di un altro meccanismo, ci ritrovammo nuovamente al terzo piano, nella sua ...
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