1. quando i miei amici mi usavano come una ragazza


    Data: 05/09/2019, Categorie: Anale Sesso di Gruppo Gay / Bisex Autore: sessoinlombardia, Fonte: xHamster

    ... diventai ancora più rossa... Ecco, sto ancora parlando al femminile.
    
    Arrivai da loro con la faccia che sentivo gonfia e calda, non volevo mi vedessero quindi ne approfittai per mettermi di spalle a loro sistemandomi i capelli. Inconsciamente e probabilmente perché ero una troia, dopo la pipì avevo arrotolato i pantaloncini già corti, portando a mostrare la riga delle natiche. Probabilmente mi trovarono eccitante, perché l'entusiasmo esplose "Cazzo ma sei sicuro di essere un maschio?" "Cazzo ma se sei bona!!" "Figa ma da qui sei una femmina!!!" io sempre di spalle ero al settimo cielo. Forse di più. Ci fu un attimo di silenzio e poi capii che era perché si stavano guardando avendo avuto la stessa intuizione: "Ma hai visto chi sembra?" "Cazzo è uguale!!"... un altro piccolo silenzio poi insieme, in coro, forte: "Monica!!!!!!!"
    
    Monica era una ragazza, la più bella della scuola probabilmente, sempre in tiro, sempre bella e curata. Ma se la tirava tanto, non la dava a nessuno. Aveva avuto un paio di ragazzi ma pare che fossero rimasti delusi dalla sua poca disponibilità sessuale. Essere paragonata a lei faceva del ragazzino eccitato, confuso e curioso che ero, una troietta vogliosa e pronta a tutto.
    
    "Si è mascherata! è lei" "Controlliamo!!" avevano detto gridando esaltatissimi. Mi furono addosso in un attimo. Io confusa e felice mi proteggevo il seno che non avevo più del resto. per la parte bassa mi limitavo a stringere le cosce sollevando il piede destro e portare il ...
    ... ginocchio verso sinistra. Le mani addosso mi fecero sborrare nelle mutande, infatti mentre mi abbassarono i pantaloncini e le mutande feci il possibile, riuscendoci, per pulirmi con lo sfregamento.
    
    Mi dovettero togliere anche le scarpe per fare passare i vestiti e nello sfilarmi dalle caviglie trascinarono via anche le calze. è una cosa che si può fare solo volontariamente quindi mi avevano voluta tutta nuda. Volevano nudi anche i miei piedi. Ero la femmina che desideravano. Non poteva resistere il mio sistema nervoso ed erotico: mi tirò di nuovo. Se ne accorsero ma erano eccitati quanto me. Volevano usare i loro sessi su di me, forse dentro me. Quindi non era il caso, per loro, di fare gli schizzinosi. Per fortuna uno dei due è sempre stato molto scaltro ed anche ora lo è. Mi disse: "Ti sei truccata benissimo anche la figa o hai un grilletto enorme?". Io sorrisi e lui ancora più scaltro mi ordinò: "sgrillettati". Mi segai in modo particolare. Tenendo la mano aperta, appoggiando il palmo al pene e con le dite andavo sullo scroto e sotto. Muovendo come per sgrillettarmi la figa mi masturbavo benissimo anche il mio coso. Farlo mi fece capire ancora di più di essere femmina. A loro piacque moltissimo. Si stavano togliendo pantaloncini e mutande eccitati come mandrilli. Io felice venni un'altra volta, senza sborrare quasi niente, avendolo fatto due volte in pochissimi minuti. Loro se ne accorsero e l'altro sentenziò: "senza sborra è femmina!" Lo scaltro concluse: "Monica, ti ...