1. Viaggio in Treno


    Data: 29/08/2019, Categorie: Etero Gay / Bisex Autore: Travsex, Fonte: RaccontiMilu

    ... sgambatissimi che facevano risaltare ancor di piu’ le mie belle coscie liscie e morbide,dei sandali a zeppa con i lacci sulle caviglie stile schiava, ben truccata, i lunghi capelli naturali neri con le frangie davanti bionde, sciolti che mi coprivano il visino da troietta, un paio di occhiali da sole scuri, e l’immancabile zainetto con all’interno il necessario per il viaggio tra cui, portafoglio, walkman con cuffie, cellulare, ritocchi per il trucco, preservativi e altre cosette che mi sarebbero servite. mi misi dentro al vagone vuoto, (il treno era quasi in partenza, e fortunatamente non vi erano molti passeggeri), Tirai le tendine mi sistemai sul sedile vicino al vetrone a gambe accavallate, indossai le mie cuffie e avviai la musica del mio Walkman, attendendo di partire. Mentre il treno iniziava a chiudere le porte e a muoversi lentamente dalla banchina della stazione centrale di Milano, notai molta gente attendere altri treni su altre postazioni distanti dalla mia. era evidente che almeno a quell’ora, poche persone andavano in Veneto. meglio cosi’, mi sarei fatta un bel viaggetto senza il fastidio, di avere nello scoparto altre persone. Mi stavo già rilassando ai raggi solari che filtravano dalla grande finestra del mio scomparto, quando ad un tratto, la porta si apri’, qualcuno scost’f2 le tendine che avevo chiuso, e mi trovai davanti Quattro Ragazzoni alti e magri di colore. Dovevano esser Africani o senegalesi credo, erano neri come il carbone, o almeno due di loro ...
    ... erano neri, gli altri due Mulatti piu’ chiari. mi tolsi le cuffie, mentre uno di loro uno nero nero, chiese in italiano stentato se erano liberi i posti, a malincuore accennai un ‘Si’ quasi sibillato. potevo dire addio al mio viaggio tranquillo e solitario. i quattro presero subito posto con i loro ingombranti zainoni, chiss’e0 che si portavano dietro. due si sedettero davanti a me, i due piu’ Neri, gli altri due mulatti, invece posarono i loro culi vicino a me a poca distanza. iniziarono subito a vociferare ad alta voce nella loro lingua che non comprendevo, e notai che piu’ volte tutti e quattro a turno, mi lanciavano delle strane occhiate. Forse per com’ero Vestita, o forse erano dei ladri che aspettavano solo il momento di derubarmi. allertata da quest’ultima ipotesi, mi son presa vicino il mio zainetto tenendolo ben stretto. non volevo certo iniziare un viaggio con un furto. continuai a far finta di nulla con la testa rivolta fuori dal finestrone, ma tenendoli d’occhio da sotto le lenti scure da un lato. se qualcuno avesse fatto o tentato di rubarmi qualcosa avrei gridato aiuto, a chi non saprei, dato che come ho accennato, il vagone dove mi trovavo in coda al treno, era quasi deserto. con il passare dei minuti però quando il treno già percorreva le lunghe rotaie correndo veloce, iniziai a cambiare idea su quei quattro.non so cosa mi fece cambiare idea, forse i loro modi assai scherzosi, o forse la loro troppa aria tranquilla e bonacciona, insomma, sembravano tutto fuori ...
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