1. Meister


    Data: 26/11/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Pickingyourmind, Fonte: RaccontiMilu

    ... Trasparente come una nuvola ai raggi del sole, mia deliziosa Sara. I sandali di cuoio bassi saranno comodi per te. Togli gli occhiali, non ti serviranno. Metti le tue cose e il reggiseno nella borsa che è sul fondo della scatola. Adesso puoi uscire. Adesso devi andare al Bar Sorriso, in fondo alla strada, ti metterai al tavolino sulla strada e prenderai un gelato alla fragola con panna. Accavallerai nervosamente le gambe e giocherai con sguardo malizioso a conquistare l’attenzione dei passanti, timidamente ma sensualmente, li guarderai fino alle 19 e 30, poi andrai all’edicola di fronte. Accendi il cellulare adesso – . Erano quasi le 19, si precipitò fuori con la borsa a tracolla. Cercando il Bar, cercando il tavolo, con il sudore sulla fronte. Si sedette. Ordinò il gelato. Inizio il gioco, vivere la fantasia di un uomo sconosciuto. Che tante volte, l’aveva fatta Vivere. Anche stavolta.
    
    Cominciò a gustarsi il buon gelato, le gambe si muovevano sensualmente, lo sguardo cercava languidamente quello di uomini soli o in coppia imbarazzandoli. Era brava nell’arte maliziosa del corteggiamento, era ormai da qualche tempo che la esercitava sotto la guida esperta del suo Maestro. Attirò l’attenzione di un giovane che stava sorseggiando da solo un aperitivo. Non distolse lo sguardo, impudicamente, quando fu scoperta. Non le era permesso rinunciare al gioco, una volta iniziato. Aveva sempre la sensazione che i suoi occhi la osservassero mentre giocava. Disobbedire alle regole… ...
    ... se lo avesse fatto non avrebbe potuto giocare più. Il biondo ventenne aveva gli occhi chiari, un colore azzurro come il cielo, arrossiva distogliendo lo sguardo dalla donna che lo fissava, come fosse stato un bersaglio per i suoi dardi. Sara aveva individuato una preda. Sorrise compiaciuta del suo potere seduttivo. Lei, così timida e pudica nella vita quotidiana, si scopriva particolarmente diversa, piacevolmente diversa. Si carezzò le lunghe e sinuose caviglie, offrendo allo spettatore un decolleté invidiabile, ben evidente sotto il fresco tessuto. Le mani salirono sulle gambe, come per scacciare irritanti pappataci che si volevano cibare del suo corpo. La mano sfiorava la sua pelle, delicata come la seta, appena abbronzata dai raggi caldi della località di mare; sentiva un dolce piacere, come le coccole che riceveva da piccola. Scostò la gonna di tela, salendo. La coscia era uscita dallo spacco adesso, pronta per essere apprezzata dal curioso vicino di tavolo. Come un animale che usciva da un lungo letargo, il suo corpo desiderava esporsi e rendersi disponibile, per essere preso in considerazione in tutta la sua bellezza. Sentiva il cuore battere mentre osava, amava provare quelle emozioni. Era Viva. Guardò l’orologio, era quasi l’ora di andare. La mano corse nel mezzo delle cosce accavallate. Aveva osato, mentre il giovane la fissava. Che birbante sono, pensò. Pagò il conto e si allontanò dal bar lasciando lo sguardo del giovane a seguire il movimento sinuoso del suo ...
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