1. La donna che amo


    Data: 24/08/2019, Categorie: Cuckold Etero Autore: Giorgio_cucciolo, Fonte: RaccontiMilu

    ... ancora una volta, gli occhi di Elena, brillare di una luce, quella luce che un anno e mezzo prima iniziò a splendere, da quando le dissi che poteva continuare la sua relazione con Lyly. Quella notte, a letto, Elena mi parlò con la sua voce sensuale e mi disse che aveva avuto l’occasione di toccare con mano la dote del giovane nero che dormiva nella camera in fondo al corridoio. Me ne parlò come i bambini parlano dei regali che porta Babbo Natale, felici e curiosi di provare i nuovi giocattoli.
    
    Il giorno seguente, Berta si presentò, si scusò e chiese se c’era qualche modo per ripagare i danni, ma senza parlare di soldi perché lui non ne possedeva. Era originario di Brazzaville, in Congo, era dovuto venire in Italia per cercare un tenore di vita un po’ più alto, ma non lo aveva trovato e si arrangiava rubacchiando qua e là, compresa la macchina che non sapeva ancora di aver distrutto. Elena era persa nei suoi discorsi e presa dall’eccitazione di avere un uomo, un vero uomo, in casa, promise di pagare la macchina e in cambio lui avrebbe dovuto lavorare come tutto fare nella villa. Euforico, Berta accettò e chiese subito dove potesse trovare qualcosa da fare.
    
    Elena subì una trasformazione che rese felice sia me che Berta. Iniziò a girare per casa in completini intimi sexy e coglieva ogni occasione per mettere in mostra le sue grazie. Un pomeriggio arrivarono i risultati delle analisi del sangue di Berta e, dato che risultavano perfette, Elena mi invitò a lasciarli soli. ...
    ... La mattina seguente uscii presto con Luca, ma, dopo aver portato il piccolo da mia madre, tornai a casa per non perdermi nulla. Vidi subito Elena a bordo piscina, con un bikini striminzito che copriva a malapena i capezzoli; vidi anche Berta che potava le piante, o meglio fingeva, perché non staccava gli occhi da mia moglie. Iniziarono a scambiarsi sguardi, Elena prese a leccarsi le labbra, mentre Berta si toccava insistentemente il pacco, che cresceva a dismisura. Poco dopo, lei si alzò, si avvicinò al ragazzo e si inginocchiò, gli tolse i pantaloni e liberò un boa nero duro come il marmo. Iniziò a succhiarlo e Berta a gemere. Io persi completamente ogni contatto con la realtà, il contrasto tra il bianco di Elena e del nero di Berta mi portò ad uno stato di eccitazione mai visto. Loro rientrarono in casa, io andai a prendere la macchina e feci finta di tornare a casa. Entrato in salotto, trovi mia moglie intenta a cavalcare Berta sul divano. Alla mia vista Berta si pietrificò, ma io mi avvicinai e dissi «Ciao Amore» e la baciai in bocca, poi mi rivolsi a Berta «Quando hai finito qua dovresti terminare di tagliare la siepe davanti alla piscina!». Berta rimase allibito dalle mie parole e riprese la sua occupazione, mentre io mi dirigevo verso la piscina, per sbollentarmi un po’. Dopo poco, Berta venne a finire il lavoro alla siepe, non persi l’occasione per chiedergli com’era mia moglie a letto, dato che da quasi due anni non la toccavo, in quel senso. Mi disse che era una ...
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