1. Come diventai cornuto. Molto cornuto


    Data: 19/08/2019, Categorie: Cuckold Autore: Maritomao, Fonte: RaccontiMilu

    ... Vorrei raccontarti cosa è successo ma ora non posso. Tra poco esco e mi devo ancora fare la doccia. Ti scrivo domattina. Ma sono sicuro che quest’attesa ti eccita, vero?». Cazzo, non so come fare ad arrivare al mattino dopo in quello stato. Rispondo subito dicendogli: «Raccontami ora», ma da parte sua nessuna risposta. Aspetto. Non arriva nulla. Torno a casa, mi infilo sotto la doccia e mi sego di nuovo.
    
    Sara torna. E’ sorridente, ma questa non è una novità. Lo è spesso. Le chiedo di Sandra mentre andiamo al ristorante. Mi racconta un po’ di pettegolezzi su di lei e altre loro amiche. Non so se sono cose vere o le ha inventate. Non ho modo di saperlo né di scoprirlo. Mangiamo, parlando del più e del meno. E’ sempre più sorridente. In genere non beve più di mezzo bicchiere di vino a cena: ora è già al terzo. E non sembra intenzionata a smettere. Quando saliamo in macchina per tornare è decisamente sbronza. Siamo quasi a casa quando mi dice: «Sai…. Ho voglia», e mi mette una mano tra le gambe. Accelero. Apro la porta e la spingo contro il muro. Le afferro le tette e sento già i capezzoli duri come il marmo. Le sbottono i jeans, e riesco a infilarle la mano dei pantaloni: è bagnata. Anzi, allagata. Arriviamo sul letto. In un attimo la spoglio. Le infilo la lingua tra le cosce e inizio a bere dalla sua fica. Salgo sopra di lei e glielo metto dentro. «Puttana…» le sussurrò. Lei chiude gli occhi: «Dimmelo ancora…». Non me lo faccio ripetere: «Puttana… puttana… troia». E’ ...
    ... inutile: sono troppo eccitato. Pochi minuti e le vengo dentro. E se ne viene anche lei. Poi si infila in doccia e appena esce si mette a letto. Nel giro di 5 minuti si addormenta.
    
    La domenica mattina è di turno. Io sono a casa. Faccio colazione, vado a prendere il giornale. Poi mi metto al pc. Apro la mail: nulla. Gli scrivo se può entrare in chat in mattinata. Mi risponde dopo una mezz’ora. Entra in chat. E, finalmente mi racconta. Me ne sto al pc con il cazzo di fuori, mentre leggo e me lo tocco.
    
    Prima mi descrive come Sara era vestita, e tutto corrisponde. Poi le fa mille complimenti. E anche in questo corrisponde. Mi racconta con una lentezza esasperante del caffè che hanno preso. Di cosa hanno parlato. Delle cose che le diceva e del piacere che queste cose le davano. Poi la invita a casa. Lei prima rifiuta, ma poi accetta. Si mette davanti a una finestra a guardare il Po. Lui la abbraccia da dietro. Le afferra le tette. Gioca con i suoi capezzoli. Poi infila le mani sotto la maglia, e ricomincia con le tette. La bacia sul collo: lei piega la testa di lato per agevolarlo. E mentre racconta me la immagino, la troia.
    
    Le sue mani scendono. Prima le stringe forte le chiappe: lei chiude gli occhi e respira forte. Le sue mani le sbottonano i pantaloni, come ho fatto io qualche ora dopo. Le dita passano sotto gli slip, le accarezzano il pelo. Sentono quanto è bagnata. Sara lo tocca. E quando lo tocca ha un fremito. Poi si gira, gli dice: «Non ora», e gli mette la lingua in ...