1. Una famiglia accogliente – Capitolo 14 – Non si smette mai di imparare


    Data: 13/08/2019, Categorie: Etero Autore: Minstrel, Fonte: RaccontiMilu

    ... Sonia le strinse – sicuro che dopo è bello?”.
    
    Sonia ci guardò, poi disse: “Lo stai facendo con la persona che ami, non può essere altrimenti”.
    
    Lorena si girò sorridendomi e sussurrandomi che mi amavamo, io feci lo stesso.
    
    Presi dal cassetto un tubetto di vasellina, già usato in passato. Ne utilizzai una buona quantità sul mio cazzo, poi con le dita unte, cominciai a stimolarle il culo di Lorena.
    
    “Bravo, prima con le dita, piano” disse Sonia stringendo le mani di Lorena, che aveva gli occhi chiusi.
    
    Cominciai prima a toccarle l’ano, a stimolarlo, poi cominciai ad infilare un dito, molto molto piano, un millimetro alla volta.
    
    Lorena cominciò a mostrare il primo dolore. Piano il dito entrò tutto, Lorena stringeva i denti.
    
    “Adesso muovilo piano, fuori e dentro”.
    
    Cominciai a muoverlo fuori e dentro. Lorena gemette per il dolore.
    
    Continuai per un minuto o due. Effettivamente adesso il buchetto del suo culo si era allargato.
    
    “Adesso, mettiti un altro pò di vasellina sul tuo coso, e infilalo pianissimo, dovessi metterci un ora intera” disse Sonia.
    
    Posizionai il mio cazzo. Spinsi dentro pianissimo, pochi millimetri alla volta. La cappella entrò dentro di lei.
    
    Lorena gemeva dal dolore. Si era spinta tra le braccia della mamma, che l’abbracciava.
    
    “Mamma, fa male” diceva gemendo.
    
    Sonia mi faceva cenno di entrare ancora di più.
    
    Dopo qualche minuto, buona parte del mio cazzo era nel culo di Lorena.
    
    “Lory, ti amo” l’unica cosa che in quel ...
    ... momento mi venne fuori.
    
    Lorena si girò, e disse: “Vai, non fermarti”.
    
    Cominciai a muovere il cazzo. Grazie alla vasellina scivolava abbastanza bene. Afferrai con più forza i suoi fianchi.
    
    “Lorena, il tuo culo è così bello, il più bello di tutti!” disse senza fermarmi.
    
    Lorena gemeva ancora dal dolore. La vedevo stringere i pugni, mentre aveva la testa appoggiata sul petto della mamma.
    
    “Il tuo culo è così stretto Lory” ansimai io.
    
    Lorena ansimava, e come per magia, un poì alla volta,i suoi gemiti di dolore si trasformarono in piacere.
    
    Accelerai leggermente, mentre la sentivo godere.
    
    “Ti piace Lory?” chiesi sbattendolo dentro con decisione.
    
    “Non fermarti, spingi!!” mi incitava lei.
    
    Continuai a spingerlo dentro. Sentivo i miei fianchi sbattere sul suo culo, il mio cazzo scivolare dentro, fino a farla urlare quasi.
    
    Mi abbassai su di lei, e le sussurrai qualche parola all’orecchio. Mi rialzai, e dissi: “Allora Lory, che dici, tua mamma non si merita una ricompensa?”.
    
    “Eh si” disse mentre gemeva. Sonia ci guardava non capendo, poi Lorena cominciò a sbottonarle la camicetta.
    
    “Che fai Lorena?” chiese lei senza fermarla.
    
    Lorena si gettò sul suo seno, baciandolo con vigore. Sonia chiuse gli occhi, mentre io continuavo a spingere.
    
    Lorena abbassò le coppe del reggiseno, liberando le tette nude della mamma.
    
    “Noi amiamo te Sonia” dissi io.
    
    Lorena cominciò a baciare e leccare i capezzoli della mamma. Sonia gemeva, mentre stringeva nervosa con le ...