1. Una famiglia accogliente – Capitolo 14 – Non si smette mai di imparare


    Data: 13/08/2019, Categorie: Etero Autore: Minstrel, Fonte: RaccontiMilu

    Era già la terza volta che capitava: si era partiti dal discutere dei dettagli riguardo il matrimonio, e si era finiti a fare l’amore a letto.
    
    “Lorena, di questo passo il matrimonio lo organizzeremo per il 2050” dissi mentre eravamo abbracciati.
    
    “Bè, allora mi sposerai quando io avrò più di 50 anni, ok?” disse lei ridendo e dandomi un bacio sul collo.
    
    Risi, poi mentre le accarezzavo la schiena nuda fino al suo sedere ,dissi: “Se continuerai ad avere un culetto come questo, anche fino a 100”.
    
    Lorena rise, mentre le baciavo il collo.
    
    “Non dirlo …” disse lei.
    
    “Dai, voglio farlo con te” le sussurrai all’orecchio.
    
    Lorena si scostò, dandomi un colpetto sul petto: “Uffa, lo sai che non voglio – disse – le mie amiche hanno detto che fa troppo male, no!” rispose decise.
    
    Sbuffai sorridendo. Le diedi un lungo bacio.
    
    “Smettila, non riuscirai a convincermi – disse lei staccando le sue labbra – vediamo di calmare i tuoi spiriti”.
    
    Tirò giù i boxer che indossavo, lasciandomi completamente nudo.
    
    Si abbassò sul mio cazzo, sempre più duro. Lo massaggiò lentamente, leccandolo piano, poi lo accolse nella sua bocca calda. Scese piano prendendolo tutto dentro, mentre io le accarezzavo i capelli e ansimavo piano.
    
    “Brava, un po’ più piano” le dissi cercando di guidarla.
    
    Mentre Lorena era intenta ad avere il mio cazzo sulla sua lingua, sentimmo la chiave girare nella porta di casa. Sonia era tornata da lavoro.
    
    “Ragazzi, ci siete?” disse ad alta voce mentre ...
    ... posava delle buste a terra.
    
    Lorena alzò la testa, e continuando a masturbarmi disse: “Siamo qui mamma”, e tornò a leccare.
    
    Passò qualche minuto, poi comparve la signora Sonia. Lorena era sul letto, rannicchiata tra le mie gambe. Sonia rimase sul momento bloccata quando ci vide, poi disse: “Oh scusatemi, vi lascio soli”.
    
    Stava per andarsene, quando Lorena si alzò e disse: “No vieni qui mamma”.
    
    Sonia si bloccò, tornò indietro e si avvicinò. Lorena continuava a muovere una mano lungo il mio sesso.
    
    “Mamma, puoi controllare dove sbaglio mentre faccio sesso orale?” disse lei molto candidamente.
    
    Sorrisi sottecchi, mentre Lorena, dapprima sembrò molto sorpresa, poi quasi contenta.
    
    “Guardami mentre lo faccio” disse Lorena riprendendolo in bocca.
    
    Sonia si sedette sul letto, e la osservò per qualche minuto.
    
    Io gemevo piano, mentre le accarezzavo la testa.
    
    Dopo un pò Lorena si alzò, e disse rivolgendosi alla mamma: “Allora?”.
    
    “Ehi – dissi io ridendo – qui ci sono anche io. Che sono, un bambolo gonfiabile?”.
    
    Sonia e Lorena risero di gusto a quella battuta, poi Lorena disse facendomi la linguaccia: “Si, sei il mio bambolo gonfiabile”.
    
    Sorrisi, mentre Sonia disse: “Prima di tutto, prima di prenderlo in bocca, ecco, dovresti lavorare fuori, con la lingua e con le mani. Partire da sotto, dalle palle, e poi leccarlo tutto, per bene, bagnarlo, in modo da far scivolare meglio le labbra”.
    
    Lorena annuiva mentre sentiva, poi disse: “Così?”.
    
    Si abbassò e ...
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