1. Fuga dalla stireria


    Data: 13/08/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: bob58, Fonte: RaccontiMilu

    ... cuore. Io, che per lungo tempo non ero riuscita a trovare una persona di cui fidarmi e innamorarmi, forse finalmente avevo raggiunto lo scopo. Le sue frasi avevano aperto una breccia nelle mie difese e ora il mio amore per lui stava traboccando fuori. Non era bello, eravamo diversi sotto molti punti di vista, ma sentivo che il suo cuore era buono e l’amore per me sincero.
    
    “No.” Mormorai avvicinandomi a lui come in sogno.
    
    Catturai i suoi occhi con i miei e gli sorrisi felice. Allungai una mano carezzandogli la guancia scavata, trasmettendogli tutto il mio amore. Lui chiuse gli occhi assaporando il contatto e sperando che significasse l’esaudimento del suo sogno. Non volevo farlo macerare nel dubbio, perciò lo volli mettere a conoscenza dei miei sentimenti:
    
    “Ti amo anche io Valon.” dissi canticchiando il suo nome e sorridendo come una stupida.
    
    Sentita questa dichiarazione spalancò gli occhi vigile cercando di capire se dicessi sul serio.
    
    “Baciami amore!” sospirai con voce roca protendendomi verso di lui.
    
    Con espressione gioiosa capì che era tutto vero posando le sue labbra sulle mie. Ci baciammo con dolcezza, teneramente, gustandoci la sensazione bellissima delle nostre bocche finalmente a contatto. Quando la sua lingua lambì le mie labbra carnose mi aprii a lei invitante facendola entrare nella cavità orale.
    
    “Oohh, ti voglio!” mormorai eccitata, mentre ero intenta a scambiare la saliva con lui.
    
    Il bacio era diventato famelico, passionale, selvaggio. ...
    ... Era uno scontro di lingue, un cozzare di denti, un miscuglio di respiri. Il desiderio si era impadronito di noi.
    
    “Ti voglio scopare.” Ansimò abbrancandomi il culo e prendendomi in braccio.
    
    Continuando a slinguazzarlo lo circondai con le gambe intorno alla vita, schiacciando il bacino contro il suo e strofinandomi contro la possente erezione. Portai una mano sui suoi jeans e glieli sbottonai, dopodichè la infilai nelle mutande alla ricerca del cazzo.
    
    “Come è grosso!” esclamai stringendolo e tirandolo fuori.
    
    “Non resisto più!” rantolò delirante cercandomi la fica con le dita “Hai ancora le mutande!” affermò dispiaciuto lisciandomi la vulva.
    
    “Aahh!” mormorai sotto il suo tocco “Strappamele via, strappale!” lo incitai impaziente dandogli un profondo bacio.
    
    Seguì l’invito all’istante e rimasi senza mutande. Quando poggiò una mano sul pisello per guidarlo verso la fica, trovò già presente la mia ed insieme lo afferrammo e lo conducemmo verso la fonte del piacere, in quella che per me fu l’esperienza più erotica di sempre. Per agevolare il compito mi sollevò per le chiappe, mentre io guidavo il cazzo proprio sotto la passera.
    
    “Dai…..dai…….mettimelo dentro Valon!” gemetti sull’orlo dell’orgasmo “Oh sììì……….sìììììììììì!” gridai appena lo sentii dentro di me inarcandomi all’indietro.
    
    Impalata sul cazzo cominciai a cavalcarlo aiutata pure dalle possenti braccia dell’albanese. Lui mugolava come un indemoniato, mentre mi penetrava a fondo. L’eccitazione da parte di ...
«1...345...»