1. Olimpiadi


    Data: 13/08/2019, Categorie: Sentimentali Autore: Raccontatore, Fonte: EroticiRacconti

    Faceva veramente freddo in quel dannato spogliatoio. Sempre la solita storia nelle piscine di domenica mattina, non accendono i riscaldamenti per risparmiare, anche se c’è un’importantissima gara da disputarsi. I soliti stronzi, pensò Elisa mentre si infilava il costume. Il freddo le aveva irrigidito i capezzoli che ora, premevano sul costume dandole un certo fastidio, ma si sa, le donne sono condannate a soffrire in questo mondo. Almeno non aveva il ciclo del resto, quindi si riteneva alquanto fortunata.
    
    Davanti allo specchio, si esaminò in volto per qualche secondo prima di infilarsi la cuffia di lattice che le avrebbe tenuto fermi i capelli recentemente tagliati a caschetto per l’occasione. I suoi grossi occhi neri trasparivano non solo tristezza, ma anche dolore. Lei non era mai stata la tipa che si piangeva addosso, in realtà, non era nemmeno la tipa che piangeva in generale. Ma la sera precedente un bel pianto con la testa immersa nel cuscino non glielo aveva potuto impedire nessuno. Né suo padre che da fuori dalla porta chiusa a chiave cercava di consolarla, né l’allenatrice che l’aveva chiamata per un ultimo incoraggiamento la sera prima della gara. Certe cose, le lacrime le fanno uscire automaticamente. Salate, aspre e ben diverse dalla falsa dolcezza dell’acqua clorata della piscina che era abituata a sentire sulle guance candide da giovane donna.
    
    Francesco era stato il suo ragazzo da quando avevano 14 anni e nuotavano insieme alla piscina comunale del ...
    ... paesello dove erano nati e cresciuti. Ai tempi lui era molto più veloce, ma la scarsa perseveranza negli allenamenti lo avevano impigrito e rallentato mentre lei aveva cominciato a sembrare sempre più una barca a vela quando nuotava. Così la chiamava Francesco del resto, proprio perché lei sull’acqua sembrava essere leggera , veloce e sospinta dal vento più che da quelle braccia che non aveva mai smesso di allenare in quegli anni. Una sessione di allenamento dalle 6 fino alle 7:30 e una sessione dalle 18 alle 19:30, per cinque giorni a settimana, l’avevano resa tra le più forti nuotatrici italiane mentre chiunque incontrava finiva in un modo o nell’altro per essergli secondo. Ora di anni ne aveva 18 e sentiva la forma fisica al massimo delle proprie potenzialità, nel pieno di una potenza esplosiva. Quando arrivi a quell’età con quelle potenzialità, sembra proprio che niente e nessuno possa portarti via ciò che più desideri e forse, questo, è il peccato dei giovani: si credono invincibili anche quando sono fragili come una sottile teca di vetro.
    
    Francesco quella teca di vetro forse voleva romperla, o forse, più semplicemente, era un coglione patentato. Chissà da quanto tempo la cornificava con una sua vecchia compagna di allenamenti. Forse da quando Elisa aveva gareggiato nel suo ultimo campionato di nuoto nazionale? O forse addirittura da prima, quando andarono in trasferta per il suo primo campionato e il suo ragazzo passò troppo tempo con quell’altra stronza? Elisa non riusciva ...
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