1. Marina - Iniziazione


    Data: 06/08/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Annibale, Fonte: EroticiRacconti

    ... Stento a tenerlo in bocca. Dopo qualche minuto che lo lavoro lui mi mette una mano sulla nuca, mi rendo conto che sta per venire, nessuno mi ha mai sborrato in bocca, cerco di divincolarmi, ma lui mi tiene ferma, mi scarica in bocca tutto lo sperma e mi lascia.
    
    Mi alzo imprecando e sputo lo sperma, sono incazzatissima, ma come si permette!? La sua reazione mi prende completamente di sorpresa, si alza, mi da due schiaffi che mi buttano per terra, mi scende il sangue dal naso e ho le due guance tramortite, “non ti permettere mai più di sputare qualsiasi cosa riversi nella tua bocca!! “ Rimango in silenzio, allibita. Lui si riveste, prima di uscire si china su di me, che ero ancora a terra con le gambe spalancate e mi infila un dito nella passera… ero un lago. “Ne ero certo, sei una troia da addestrare” mi dice con un sogghigno, “se vuoi rivedermi sappi che devi obbedirmi, devi fare quello che ti ordino senza fiatare, se non ti sta bene non farti più sentire” e se ne va. Alla parola”ordino” e “obbedire” ho quasi un orgasmo… Rimango per diversi minuti immobile a terra, stupefatta per quello che mi era appena accaduto. “col cavolo che lo richiamo! Questo è matto! “mi dico, ma il mio corpo dice altro, mi sfioro la passera grondante e mi parte un orgasmo incredibile.
    
    Decido chiaramente di non volerne più sapere, ma sono irrequieta, penso sempre lì e mi masturbo spesso ripensando ai ceffoni e alle sue parole… obbedire…. ordinare… Resisto 10 gg, poi decido di sentirlo, solo per ...
    ... chiarirci, non voglio più saperne, mento a me stessa.
    
    “Ciao Massimo, scusami per l’altra sera, e che mi hai preso di sorpresa… anche tu però, che manrovescio! Ho ancora il livido.”
    
    Dopo diversi secondi di silenzio
    
    “Marina cosa vuoi? Le condizioni te le ho spiegate.”
    
    “Si lo so, ma quando hai detto che devo fare tutto quello che mi ordini… cosa intendi per tutto”
    
    “tutto quello che mi va, tutto. Se vuoi ci rivediamo e ti spiego quali sono le mie regole, ti prendi un paio di giorni e decidi, io cerco una schiava, e tu lo sei, devi solo prenderne coscienza, è la tua natura”
    
    “ok”
    
    “passo domani sera alle 22 a casa tua”
    
    e riattacca senza aspettare la risposta. Ma cosa sto facendo! Una schiava? Ma questo è fuori! Dico tra me, ma a quella parola mi sono nuovamente bagnata.
    
    Alle 23 suona il campanello, un’ora di ritardo, sono nervosissima, pensavo non venisse più, apro, sale, non si scusa. È scostante sbrigativo, si siede sul divano e mi ordina,
    
    “tu inginocchiati “
    
    … non so perché ma obbedisco, sono come ipotizzata, ho già le mutandine inzuppate! Lui comincia
    
    “Allora Troia”
    
    altra fitta al basso ventre
    
    “se vuoi stare con me, sarai la mia schiava, dovrai darmi del lei, chiamarmi padrone, dovrai fare tutto quello che voglio e con chi voglio, sarai mia e potrò disporre di te in tutti i modi, potrò darti e farti usare da chi voglio io. Sarai legata, passerai molto tempo legata, sarai frustata scopata e inculata tutti i giorni. Dovrai trasferirti da ...
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