1. Al mare d’inverno


    Data: 24/11/2017, Categorie: Cuckold Sensazioni Sesso di Gruppo Autore: Wldi, Fonte: RaccontiMilu

    ... facendogli intendere che se voleva guardarci non avevamo niente in contrario; dopo un po’ si fece coraggio e piano, piano uscì allo scoperto con un sorriso imbarazzato dimostrando comunque di gradire la nostra disponibilità. Era un uomo anziano dal corpo esile e l’aspetto vissuto, probabilmente una persona del posto che ci aveva visto arrivare e immaginando le nostre intenzioni si era avvicinato per guardarci. Rassicurato ma sempre guardingo cominciò lentamente ad avvicinarsi, vidi che si stava masturbando da sotto il giaccone. Francesca era ancora distesa a bocconi con le mani aggrappate ai bordi del tavolo, continuava a guardarlo rassicurata dal mio coinvolgimento. Lo sconosciuto si fermò a pochi passi da noi continuando a maneggiare il suo coso, guardava il mio uccello che entrava e usciva da quel buchino rosa di lei, quasi in modo provocatorio cominciai a muovermi lentamente facendolo uscire piano, piano per poi rimetterlo tutto dentro con forza …e poi ancora di nuovo: smisi quasi subito perché provai una forte eccitazione che mi portava all’orgasmo. Ormai aveva capito che poteva fidarsi della nostra complicità e si lasciò andare: si spostò davanti a Francesca aprendo il giaccone, tirò fuori un uccello veramente notevole sproporzionato al suo aspetto con una grossa cappella livida piegata verso il basso ( l’età certamente non lo aiutava a tenerlo dritto ma rimaneva comunque un bell’arnese fuori ordinanza ). Francesca lo guardava fisso mentre questi si eccitava proprio ...
    ... davanti a lei ma, non potette resistere oltre: sollevò la testa e lo invitò vicino a se, lui rimase un attimo perplesso, mi guardò, fece ancora un passo in avanti e offrì quel grosso uccello alla bocca di lei che cominciò subito a strofinarselo al viso e poi sulle labbra, senza usare le mani lo sollevò con la lingua e cercò di risucchiarlo in bocca ma, nonostante la buona volontà, riuscì a farne entrare solo una parte, l’altra rimase impugnata nella mano dello sconosciuto che continuava a menarselo lentamente; Francesca era in estasi, aveva due uomini tutti per se da accudire, da soddisfare e far godere, sapevo che questa era la sua vera natura di femmina materna e geisha dolcissima, adesso particolarmente docile verso quell’uomo sconosciuto che gli aveva affidato il suo piacere. Dopo qualche istante il nostro “ospite” preannunciò l’orgasmo: il respiro sempre più forte, il bacino cominciò a muoversi sempre più velocemente… poi un ultimo affondo, si inarcò e chiuse gli occhi verso il cielo. Probabilmente lo spruzzo fu intenso perché Francesca fu costretta a sfilarsi l’uccello di bocca all’improvviso e riprendere fiato, vidi gli ultimi fiotti di sperma che gli imbrattavano il viso e i capelli. Davanti a quello spettacolo non potetti resistere: l’afferrai per i fianchi e la tenni ferma mentre gli riempivo il culo con tutto quello che avevo trattenuto fino ad allora, la feci urlare, mi aggrappai ai suoi capelli e la tirai con forza verso di me quasi per sfondare quel buchino che ...