1. Lavora in albergo


    Data: 31/07/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Gay / Bisex Autore: eclet88, Fonte: RaccontiMilu

    ... lasciarlo libero per andare a rispondere:
    
    -‘Scusa mamma, sono caduto e mi sono fatto male, tutto bene, mi faccio una doccia veloce e vengo da voi’
    
    -‘Ma quante volte sei caduto?’
    
    -‘Parecchie, sai quanto sono sbadato.’
    
    -‘Ok, ci facciamo una doccia anche io e il babbo, ci vediamo dopo’
    
    Mandata via la madre, mi torno a guardare come se fossi il più bel regalo della sua vita, mi bacio e mi spinse alla parete, i suoi baci scesero piano piano, prima il collo, poi i pettorali stuzzicandomi i capezzolo poi giù fino ad arrivare al mio uccello, grande, gonfio e con un sacco di voglie ancora non soddisfatte. Lo succhio con avidità e passione, fermandosi come avevo fatto io con lui e stuzzicando la punta con la lingua. Si alzo e si girò, lasciandomi sempre attaccato alla parete si impalò da solo sul mio uccello, con decisione e fermezza dato che anche le sue voglie non erano ancora pienamente soddisfatte, era bellissimo sentirlo cosi tanto voglioso. Una volta entrato tutto incominciò subito a muoversi su e giù, per tutta la lunghezza del mio cazzo, con gemiti e urletti continui. Prima gli diedi una o due sculacciate per dargli il ritmo giusto poi con una mano gli presi l’uccello e incominciai a segarlo, per quando la posizione scomoda volevo farlo venire contemporaneamente a me. I colpi diventavano sempre più veloci e profondi e anche la mia stretta al suo uccello era sempre più forte quando entrambi esplodemmo tra gemiti e urla. Il mio cazzo pulsava e il suo culo si ...
    ... stringeva ritmicamente facendomi venire ancora più forte e facendomi godere a ogni spasmo. Finito l’orgasmo di entrambi eravamo ancora in quella posizione con il mio uccello ancora dritto impalato su per il suo sodo e bellissimo sedere, lentamente di si allontanò facendomi ancora godere a ogni millimetro di scorrimento, fino alla fine ad esclusione di quando mi fece uscire lasciandomi quasi spoglio. Mi diede un bacio e torno a succhiarmelo per pulirlo e per verificare che fosse ancora duro. Guardandomi dal basso verso l’alto, con il mio uccello a un cm dalla sua bocca e con gli occhioni da scolaretta maliziosa:
    
    -‘Ancora non ti basta?’
    
    -‘Se sarà sempre cosi mi sa che non basterà mai!’
    
    -‘Andiamo a far la doccia insieme?
    
    -‘Mi dispiace ma sono venuto su solo per cambiare le batterie del telecomando, tra un po’ si insospettiranno se non torno, è già passato un bel po’.’
    
    Incominciai a rivestirmi continuandolo a guardare con voglia e desiderio, la voglia di ricominciare da capo era tanta però non si poteva. Lo baciai e gli morsi quel sedere sodo.
    
    -‘Spero di aver risolto ogni problema, mi chiami pure se ha ancora bisogno, sono qui per questo.’
    
    Mi accompagno alla porta mi diede un bacio e mi salutò.
    
    -‘Certo, è stato molto gentile a passare e a risolvere ogni cosa, la chiamerò se ho ancora bisogno’
    
    Uscito e richiuso la porta alle spalle mi senti felice e leggero come dopo una bella doccia calda, presi un bel respiro per tornare al lavoro. Una bellissima donna, ...