Quartetto 2 - dalla parte di elio
Data: 25/07/2019,
Categorie:
Scambio di Coppia
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... base a quali principi. Qui in ufficio è il caso di definire un certo standard, al quale mi pare che un po’ tutte corrispondiate e tu sembri in qualche modo esempio prototipo. Vorrei allora che tu accompagnassi Francesca nei negozi giusti e le acquistassi quello che può servire per corrispondere ad un certo look che ti invito a individuare. Il discorso vale solo per l’ufficio, naturalmente: uscendo, ciascuna può assumere i toni che vuole e non ci riguarda più; ma almeno nello stipetto dello spogliatoio di ciascuna ci deve essere il necessario per vestirsi adeguatamente durante le ore di lavoro o in quelle di rappresentanza anche all’esterno.”
“A cosa ti riferisci? Agli abiti, che so, gonne, pantaloni, camicette ecc.? O pensi più seriamente anche ad accessori come scarpe, calze, borse, intimo ecc.?”
“Tu cosa suggerisci?”
“Beh, se vengo con te fuori e devo dare dell’agenzia una buona impressione, allora devo essere impeccabile in tutto; e questo vale anche se devo accogliere ospiti in ufficio.”
“Perfetto: vedo che ci siamo capiti. Cara Francesca, ti renderai conto che per te questa esigenza è primaria, come prima segretaria del dirigente. Quindi, adesso, tu e Carla farete un serio e severo shopping: non avere paura delle spese; se l’economato non accetta di caricarle sulle spese di rappresentanza, c’è sempre il mio badget privato per le emergenze sul quale nessuno può mettere lingua. Quindi, andate e fate un buon lavoro.”
“Capo, ma se mi rendessi conto di avere ...
... anch’io bisogno di qualche rifinitura?”
“Carla, da questo momento hai la mia piena fiducia e carta bianca.”
“Capo, è vero che sei in rotta di collisione con tua moglie?”
“Chi lo ha detto?”
“Si parla di una caccia aperta alla successione … Ricordati che sono in lista e molto disponibile.”
“Lo sai che, davanti a Francesca, parlare anche velatamente di certe cose è non solo peccato ma anche reato?”
“Mi spiace per la sensibilità di Francesca; ma io ci dovevo provare e l’ho fatto. Tu comunque ricorda … “
Uscirono per alcune ore e, al rientro, Carla accompagnava una Francesca trasfigurata: dal brutto anatroccolo era emerso un cigno di straordinaria bellezza che non aveva più niente della persona che era uscita.
“Che te ne pare?”
Si pavoneggiò Carla obbligando Francesca a una piroetta per farsi ammirare: nel giro, la minigonna si sollevò e mi lasciò ammirare per un attimo le autoreggenti e il perizoma in tinta col reggiseno che si intuiva sotto la camicetta.
Dovetti fare una faccia ben buffa perché Francesca mi svegliò con un buffetto sotto al mento e ironizzò.
“Ti sei saziato la vista?”
“Mai abbastanza, amore mio!”
“Come?!”
L’esclamazione fu unanime e contemporanea.
“Che diamine, ho detto amore mio come direi cara mia o amica mia a chiunque. ”
“Va bene, facciamo finta di crederci. Peccato, però, perché con Francesca non c’è gara: e tutta troppa.”
Mentre Carla bofonchiava, Francesca mi guardava con aria interrogativa.
“Scusami, non ...