1. Quartetto 2 - dalla parte di elio


    Data: 25/07/2019, Categorie: Scambio di Coppia Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    Fin da quando decisi di fidanzarmi con lei, sapevo che Nunzia era la ragazza più troia che potessi scegliere.
    
    Aveva cominciato alla scuola media dove era già famosa per come praticava la fellatio e la masturbazione in maniera inarrivabile; tutti i maschietti della scuola erano passati per le sue mani e per la sua bocca.
    
    Alle superiori, era notissimo che se l’erano passata tutti, studenti, professori e bidelli.
    
    Quando passò all’Università, ebbe forse un momento di resipiscenza: o le si raffreddarono gli istinti; o la imbarazzò l’ambiente nuovo; o chissà perché, insomma, diventò una persona diversa e rientrò nella norma delle ragazze che la davano, ma non tanto facilmente, e che, a insisterci, qualcosa si ricavava.
    
    Io la conobbi al mare, in una località dove di tanto in tanto trasferivo la mia noia, in cerca di nuove conquiste.
    
    Me la presentarono una sera, mentre passeggiavo sul corso; e capii subito, dallo sguardo, da come si muoveva, da come gesticolava mentre parlava, che doveva essere una di quelle troione che a me piacevano tanto, già a quel tempo: neanche dieci minuti di cazzeggio e già mi abbassava i pantaloncini e si prendeva completamente in bocca il mio arnese da più di 21 centimetri, con un’abilità che poche volte avevo incontrato anche in professioniste della fellatio.
    
    Come si usava, ci fidanzammo e per qualche anno andammo a caccia di fratte e anfratti, di buchi e di automobili, di letti e di stanze dove poter scaricare alla meno peggio la ...
    ... voglia di esplodere che ci caratterizzava.
    
    Eravamo due animali da sesso e lo sapevamo; non ci nascondevamo niente e cercavamo tutti i percorsi utili.
    
    Il fatto che fosse sfondata in tutti i buchi e aperta a qualunque esperienza era quasi un vantaggio, perché bastava poco tempo, uno spazio limitato e tanta voglia per farmi godere: alla nostra età era quello che contava; il resto era solo retorica.
    
    Quando una serie di fortunate combinazioni ci consentì di assicurarci un reddito dignitoso, decidemmo di andare a convivere e, per fare contenti i suoi che ci tenevano, facemmo anche la cerimonia civile del matrimonio.
    
    Da allora il sesso ci aprì l’immensa prateria delle possibilità: disporre della nostra casa dove gettarci sul nostro letto e copulare come, quando e finché volevamo noi, era una condizione di vita a dir poco ideale; l’unica attenzione era a non eiaculare dentro, per non causare maternità improponibili.
    
    Ma casa nostra era anche utile per invitare amici, di tanto in tanto; e quasi sempre le cenette finivano nell’intimo del letto dove le varie Valeria, Franca, Giovanna e chi altri si voglia assaggiavano la dolcezza e la bellezza del mio infaticabile membro; d’altro canto, gli amici invitati trovavano Nunzia con due cosce aperte tali da invitare anche un santo a penetrarla.
    
    In quei casi, poi, il piacere era accentuato dal rivedersi in azione, anche dopo, attraverso i filmini che degli incontri ad alto tasso di libidine realizzavamo per la nostra privata ...
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