1. Quartetto 2 - dalla parte di elio


    Data: 25/07/2019, Categorie: Scambio di Coppia Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... visione.
    
    In quegli anni di bengodi, è difficile contare quante vulve, anche fresche e seminuove, quanti ani, qualcuno ancora vergine, quante bocche, alcune favolose, siano passate dal mio sesso e quanti membri belli duri, fino a nerchie di ventidue/ventitre centimetri abbiano percorso il canale vaginale, il canale rettale, la gola profonda, le mani abili di Nunzia che in quelle situazioni non si risparmiava e mirava quasi sempre a prosciugare l’altro.
    
    Di quel periodo, l’episodio che mi è rimasto più impresso è quella volta che invitammo a cena i nuovi vicini di casa, due giovanissimi appena sposati ed abbastanza inesperti, che si affidarono completamente e si lasciarono guidare per tutto il percorso (di dannazione, dovrei dire; ma sarebbe ingeneroso).
    
    Quando Elvira chiese alla vicina di casa alcuni consigli di vita quotidiana assai banali e legati alla vita condominiale, Nunzia intuì immediatamente di aver trovato la sua bambolina pregiata e si preparò a plasmarla: la invitò in casa, la rese partecipe della sua intimità, sfoggiando il suo repertorio provocante di tanga e perizoma, e a mano a mano la dirozzò sull’uso di mutande monacali, di reggiseni al cemento armato, di gonne al ginocchio e di maglioni nascondi - tutto.
    
    In una mattinata, Elvira si trovò strafiga, con stivali, autoreggenti, minigonna, magliettina senza reggiseno, minitanga ed un trucco leggero ma efficace che la rendeva superbellissima.
    
    Fu la mise con cui venne la sera a cena, tra la ...
    ... meraviglia estatica mia, del marito e di Nunzia stessa che non prevedeva tanta trasformazione.
    
    La cena, alla fine, fu la cosa meno importante perché tutti mangiammo senza neanche renderci conto di cosa ci fosse nel piatto, perduti a guardarci ammirati: Elvira era evidentemente l’oggetto del desiderio, ma Nunzia faceva sbavare il maritino che non le toglieva gli occhi da dosso, cosa che peraltro io facevo con altrettanta lussuria verso Elvira.
    
    Quando Nunzia si alzò per sparecchiare, il maritino, compitissimo, si precipitò ad aiutarla e le finì letteralmente tra le braccia.
    
    Nunzia non perse un attimo e lo attirò sulla sua bocca in un bacio al fulmicotone; con la destra aveva già artigliato la patta; mi guardò sorpresa e accennò, con il pollice e l’indice ruotati, che non c’era niente.
    
    Non capivo; lei allora trascinò il ragazzo in camera e, dai rumori, si capì che finivano a letto; Elvira arrossì, io mi avvicinai e le accarezzai il viso, le sollevai il mento e la baciai delicatamente sulle labbra, forzandole ad aprirsi: avevo la sensazione di baciare un bambina casta e pura, alla quale fossero del tutto ignoti i percorsi non solo del sesso ma anche dell’amore.
    
    Mentre la limonavo col massimo gusto, la trasportai delicatamente verso il letto e ci stendemmo a fianco ai nostri coniugi che già erano impegnati largamente in attività sessuali.
    
    Una volta sul letto, mi resi conto delle perplessità a cui aveva accennato Nunzia quando vidi che il pisello e i testicoli del marito ...
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