1. Luciana [2]


    Data: 22/07/2019, Categorie: Etero Autore: foreignpress, Fonte: Annunci69

    ... lei non lavorava, io facevo pochissimo...”qualche disgraziato disposto a pagare per vederci scopare ci sarà, mi dicevo, dall’altro lato del pc”.
    
    Ebbi la conferma che la cosa poteva funzionare una notte che, dopo una scopata particolarmente rumorosa (e dolorosa, per lei: aveva insistito col culo un po’ a sorpresa, mentre la prendevo a pecorina stringendole le tette gonfie), Dario, il mio coinquilino, mi aveva scritto: “Devo dirtelo: mi sono segato ascoltandovi”. Io gli avevo risposto che la cosa mi faceva piacere, e lui aveva rilanciato: “Ti offro duecento euro se mi mandi una foto di Luciana nuda, a gambe aperte. Trecento se mi mandi un video”.
    
    Non risposi subito, ne parlai con lei. Qualche sera dopo chiamai il mio amico in camera nostra con una scusa e gliela feci trovare come mi aveva chiesto, ma dal vivo: Luciana completamente nuda, sul mio letto, a gambe spalancate (che, aggiunta mia, si sfiorava con una mano un seno e con l’altra le labbra rosse e schiuse della fica, sempre più pelosa). Era ben illuminata, e splendida: si vedeva tutto di lei, dal seno mai così florido alle braccia allenate, dalla pancia tesa alla piccola curva del culo, proprio sotto i peli della fica, per finire ai piedi lisci, dalle dita contratte e smaltate di nero.
    
    Sorrideva, però. Voglio dire, era dolce, non aveva uno sguardo da troia: accoglieva Dario con tenerezza, in un certo senso. «So che ti sarebbe piaciuto vedermi nuda», disse.
    
    Dario guardò lei, poi me, poi di nuovo lei. E rise, ...
    ... non riuscì a fare altro: rise e si toccò il pacco, da sotto i pantaloncini.
    
    «Sei bellissima, Luciana. Veramente», disse.
    
    «Grazie. Puoi guardarmi quanto vuoi, Dario. Mi fa piacere».
    
    Io mi sedetti sulla poltrona. Dario, in piedi, si accarezzava la patta con la bocca secca. Io presi ad accarezzare la mia, e anzi mi sfilai proprio il cazzo dalle mutande, e presi a giocarci perché si facesse il più duro possibile.
    
    «Che fai, oh», mi disse Dario.
    
    «Mi sego mentre guardi la mia donna nuda», risposi.
    
    «Puoi farlo anche tu», aggiunse Luciana, sempre sorridendo. «Se vuoi masturbarti, fallo. Per me non è un problema».
    
    Dario scosse la testa, poi si abbassò i pantaloncini e, prese le palle nella sinistra e il cazzo nella destra, cominciò a menarselo, e io con lui. Pensai anche di avvicinarmi a Luciana e farmi fare un pompino mentre lui guardava, ma sarebbe stato ingiusto: era lì per lei, per la sua fica e per i suoi seni.
    
    «Posso avvicinarmi?», chiese.
    
    «Poco poco», disse Luciana. «Alla vagina».
    
    Si avvicinò, inginocchiandosi davanti al letto. Luciana, per favorire il suo sguardo, si sporse un po’ di più, e divaricò maggiormente le gambe.
    
    «Dario, non ti illudere. Non finirà che la tocchi o la scopi», dissi, e lui rise ansimando.
    
    «Posso guardarti il culo, almeno?»
    
    «No», dissi. «Non si muoverà da così. Puoi annusarle la fica, se vuoi, e allontanarti prima di venire».
    
    Lui annuì. Luciana comprese e si sporse ancora, permettendogli di avvicinare le narici ...