1. Addio al celibato 4 - aggiungi un posto "a tavola", ché c'è un amico in più


    Data: 21/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: vogliagay, Fonte: Annunci69

    L'acqua tiepida scorre lungo il mio corpo, dando un senso di sollievo alla mia pelle accaldata. Chiudo gli occhi e mi rilasso, dopo un'intera giornata in spiaggia a godere dei raggi del sole e della brezza marina. La mia mente viaggia, i miei pensieri si liberano. Ho accettato di essere l'ultimo a farmi la doccia in modo da poter allungare questo piacere. C'è anche da dire però che sono deluso: è da ieri a pranzo che non ho alcun contatto fisico con i miei amici e ho troppa voglia. La cosa mi sorprende, ma d'altra parte è così: la mia parte omosessuale si è risvegliata e non riesco a tenerla a bada. Ho tremendamente voglia. Vorrei farmi scopare ininterrottamente. E invece, non so perché, dopo il pompino di gruppo di ieri pomeriggio, nessuno di loro ha tentato un approccio. Mi sembra molto strano. Eppure sembrano aver molto gradito i miei "servizi". Il solo pensiero mi eccita.
    
    Con le mani insaponate accarezzo il mio corpo, prima il petto, disegnando dei piccoli cerchi intorno ai miei capezzoli induriti, poi piano piano più giù, fino all'addome e al mio membro, che sotto i sapienti tocchi delle mie mani comincia a indurirsi.
    
    C'è da dire inoltre che quanto ho visto oggi in spiaggia non mi aiuta di certo a stare calmo. Oltre ai corpi dei miei amici, ai quali mi sono in un certo senso abituato, se non altro perché non hanno ormai alcun segreto, c'è un uomo in particolare che ha attirato la mia attenzione per tutta la giornata. È arrivato in spiaggia intorno alle 11, quando ...
    ... il sole era già alto e molto caldo. L'ho notato già in lontananza, e a mano a mano che si avvicinava mi ipnotizzava. Un dio greco. Il tipo d'uomo per il quale farei follie. Abbastanza alto, all'incirca un metro e 80, fisico atletico, ben definito, scuro di carnagione, quasi glabro sul petto ma con le gambe pelose, moro e barbetta incolta. Gli sarei saltato addosso all'istante. Fortuna poi ha voluto che si piazzasse con l'ombrellone proprio vicino a noi. E non ha avuto scampo. Me lo sono mangiato tutto il giorno con gli occhi, sempre cercando di non farmi sgamare. Il caso poi è stato dalla mia parte, in quanto quando ci siamo messi a giocare a pallavolo è stato naturale chiedergli di unirsi a noi per raggiungere un numero pari. Chiaramente mi sono messo in squadra con lui e così c'è anche stato modo di scambiare qualche chiacchiera. Si chiama Giacomo, ha 35 anni, è di Pisa e ha approfittato del weekend lungo per passare qualche giorno al mare. Avendo attaccato bottone ci è sembrato giusto invitarlo a cena con noi, ma lui ringraziandoci ha rifiutato, dicendo che aveva già un impegno. La mia delusione era palese, ma d'altra parte non potevo certo pregarlo... Poco prima di risalire a casa Marco è andato a fumare l'ultima sigaretta in riva al mare ed è stato subito raggiunto da Giacomo. Ho visto che parlottavano, ma non sono riuscito a capire cosa si stessero dicendo, sinceramente. Ad un tratto ho visto che Marco gli faceva dei segni indicandogli il paese, così quando è tornato da ...
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