1. Un nuovo cagnolino - parte due


    Data: 20/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: DociliBraciNo, Fonte: Annunci69

    ... usa i denti per sfilare le calze al padrone, lento lento, ed è così contento sentendo che lui lo lascia fare.
    
    Gliele toglie entrambe e subito crede di sentire il proprio cazzetto esplodere nuovamente: che bellissimi piedi, così grandi, odorosi, con le unghi leggermente lunghe, forti, vissuti.
    
    Di nuovo riprende il giro ma questa volta è, se possibile, mille volte meglio per il cagnolino.
    
    Prima si fa premere il petto, a volte forte a volte piano, e sente le unghie strusciare contro i suoi capezzoli duri. Poi la pancia, nella speranza vana che uno di quei fantastici piedi gli sfiorasse il cazzetto, non successe, anzi, preso dalla foga del videogioco, il padrone gli tira un calcio che quasi toglie il respiro al cagnolino.
    
    Lui ci mette un attimo per riprendersi e poi guaisce leggermente in segno di protesta, e via, un altro calcio per buona misura.
    
    Dopo poco lo sente rilassarsi di nuovo, il padrone doveva essere in vantaggio, così i suoi piedi ricominciarono a massaggiare, ad impastare, sul corpo del cagnolino, che ne è più che felice.
    
    Di nuovo si rigira e gli offre la schiena, raggomitolato nella polvere, e questa volta a farsi strada sono i piedi nudi di lui che non si fanno problemi dal affondare nuovamente nelle natiche, per un attimo anche il suo ano venne sfiorato, Dio che goduria.
    
    Infine la faccia, e lì rimase per parecchio tempo, quei piedi sporchi, sudati, odorosi. Sentirli sulla faccia era piacevole quanto il primo bacio al chiaro di luna. Così si ...
    ... fa audace e fa quello che ogni buon cane fa quando è felice di avere un padrone, inizia a leccare con avidità, prima la pianta del piede poi la punta delle dita, poi in mezzo alle dita (è lì che risiede il gusto migliore). Non si trattiene più e con garbo ma foga inizia a ciucciare gli alluci, prima il destro, poi il sinistro, poi di nuovo il destro, e li succhia come se fossero dei cazzi duri e lui una puttana. Paradiso.
    
    ”Ok ragazzi, io stacco, ci sentiamo domani, vado a letto,” lo sente annunciare mentre ha ancora un alluce in bocca e con la lingua gli ruota intorno.
    
    Il padrone tira indietro la sedia e si abbassa per guardare il suo ubbidiente poggiapiedi.
    
    In silenzio spegne il computer e si alza in piedi, poi dice: ”Dai vieni fuori di lì, ti sei comportato bene – e gli carezza i capelli ispidi – però mi hai tolto le calze e mi hai fatto venir freddo ai piedi”.
    
    La mano tra i capelli si fece pugno e iniziò a tirarglieli facendogli venire le lacrime, fu difficile non gridare da umani, guaì penosamente.
    
    ”C’è qualcosa che non va in te cagnolino, vieni – e lo tira per la stanza – vieni che facciamo un controllo – e tira i capelli al ragazzo nudo fino a costringerlo a salire sul letto – sì sali, ti do io il permesso, sali sul letto da bravo”.
    
    Lui obbediente, con i capelli che sembravano staccarsi a ciocche, sale sul grande letto su cui, fino ad adesso, gli era stato proibito salire.
    
    Sgarbatamente il padrone gira il cane, ancora spaventato e a quattro zampe, di ...