1. Nel negozio di intimo


    Data: 16/07/2019, Categorie: Lesbo Autore: maddy28, Fonte: Annunci69

    ... sua fica lucida, nascosta solo dal perizoma.
    
    Ci infilai il viso, mi impregnai la pelle del suo profumo, poi le scostai il perizoma e la sfiorai con la mano.
    
    “Sdraiati” Mi disse, ingiungendomelo con un tono che non ammetteva repliche. Ignorando la mia fighetta grondante le ubbidii e mi distesi sul parquet del negozio.
    
    Mi sorrise “Troietta” disse ” Adesso leccala bene”.
    
    Mi si sedette sul viso, il perizoma solo scostato e la sua figa mi inondò il viso col suo profumo, con i suoi umori stillanti, le sue labbra sporgenti ed il clitoride già gonfio.
    
    Le aprii le labbra e cominciai a leccarle l’interno coscia, le labbra, le giravo intorno al clitoride mentre tremava e ansimava, chiedendomi di leccarla ancora.
    
    Senza preavviso le presi in bocca di colpo il clitoride, succhiandolo e mordicchiandolo mentre avvertivo la mia fica pulsare e stillare umori; le infilai la lingua dentro, la leccai e la succhiai fino a saziarmene, fino a credere di essere un tutt’uno con quella ragazza della quale nemmeno sapevo il nome. Avvertii i suoi mugolii aumentare, si teneva stretti i seni e giocava coi capezzoli, intanto emetteva gridolini di piacere sempre più acuti, allora cominciai a leccarle anche il buchino dietro, facendo la spola con la lingua piena del suo sapore, così furiosamente che venne, permettendomi di berla ancora, fino all’ultima goccia.
    
    “Adesso tocca a te puttanella” mi disse, alzandosi e andandosi a posizionare carponi di ...
    ... fronte a me; mi aprì le gambe e scoprì la mia figa colante, che io intravedevo da uno specchio inclinato posto dietro di lei; non portavo slip, era un mio vezzo quando avevo la gonna.
    
    “Ma brava…” disse alzandomi la gonna e divaricando al massimo le mie gambe “senza mutandine, vedo…” mi sorrise maliziosa e avvicinò il viso alla mia fica; prima leccò gli umori sulle cosce, poi le mie labbra ed il clitoride, era una maga con la lingua, sapeva farmi impazzire e io già godevo come un’ossessa, stringendomi i capezzoli duri. Mi penetrava con quella lingua morbida ma tesa, mi faceva reclinare la testa all’indietro mentre ansimavo ; d’improvviso mi allargò le labbra con una mano e conl’altra mi penetrò vigorosamente, infilandomi due dita dentro fino in fondo. Lanciai un urlo e lei si stese accanto a me, muovendo le sue dita veloci, affondando nella mia carne “Sei la mia troietta, adesso devi venire…” le infilai a mia volta due dita nella fica nuovamente fradicia ; lei rincarò la dose e nella mia mise un terzo dito: ora sbattevano contro le pareti facendomi venir voglia di esplodere.
    
    La toccavo sempre più forte e lei mi affondava dentro, mentre io strusciavo contro di lei il mio clitoride. Venimmo insieme, copiosamente urlando il nostro piacere. Mi leccò le dita e io feci lo stesso con le sue, poi sorridenti ci coccolammo e quando ci rivestimmo ci scambiammo i numeri di telefono. Ora siamo buone amiche, pronte a scoparci in ogni occasione. 
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