1. Tutto dentro! (enrico) (3)


    Data: 14/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio, Fonte: Annunci69

    Mentre sono ancora nascosto in fondo al corridoio, Giò viene verso il bagno barcollando. Deve avere le gambe e il culo abbastanza indolenziti, vista la camminata insicura. Approfittando dello scroscio dell’acqua, mi incammino verso la camera da letto, ma non faccio neanche due passi che suona il citofono. Ritorno indietro e Giò fa capolino dalla porta.
    
    “Merda! Sono già qui?”, impreca.
    
    Sono già qui? Chi?
    
    Mentre va verso l’ingresso si asciuga velocemente. “Sì? Sì… sì… secondo piano…”. Corre di nuovo in bagno, lascia il telo e in un attimo è in camera. Due minuti dopo, tre sbarbatelli, uno scuro di capelli e di carnagione, un altro biondo e con gli occhi chiari, il terzo castano con gli occhi scuri, vestiti da cadetti dell’accademia, entrano in casa. Chiudono il portone e chiedono educatamente permesso. Il mio boy li chiama e loro seguono il suono della sua voce. Quando spariscono dalla mia vista, percorro il corridoio e sbircio per l’ennesima volta dall’uscio. I tre ospiti si stanno già svestendo e appoggiando i loro preziosi abiti su delle sedie appositamente preparate da Giò. Hanno tre corpi efebici, ma tra le gambe tre gingilli interessanti, anche a riposo.
    
    La troia si inginocchia in mezzo a loro e comincia a massaggiare gli arnesi.
    
    Uno dei tre sembra più sicuro degli altri: forse conosce già il mio boy; lo avrà già scopato in precedenza. Gli altri due sono un po’ intimiditi e rimangono in piedi senza sapere bene che cosa fare o che cosa aspettarsi.
    
    Il ...
    ... primo, invece, quello moro per intenderci, prende Giò per i capelli e lo guida verso il suo cazzo. La puttanella lo ingoia e inizia a spompinarlo. Poi viene strattonato indietro e indirizzato agli altri due.
    
    A turno, ciascuno dei cadetti riceve la sua ciucciatina e il suo massaggio allo scroto. I tre sospirano e si lasciano lavorare, godendosi le attenzioni di Giò. Ad un tratto il moro si china e allunga una mano sul culo della troia.
    
    “Merda! Ma sei larghissimo? Quanti ne hai presi oggi?”, gli chiede.
    
    “Tre… glough!... tre… sì… slurp…!”, risponde il mio boy, ingozzandosi con la minchia barzotta del castano.
    
    “Porco zio!”, bestemmia quello di rimando.
    
    Le tre verghe stanno assumendo dimensioni più ragionevoli, ma la troia ci si dedica per farle diventare belle dure e lunghe. “Fammi vedere!”, ordina il moro, e lo fa mettere in ginocchio sul letto, posizionandosi dietro e agguantandogli le chiappe. Gli altri due si sdraiano e si lasciano succhiare ancora. “Che porco! E’ tutto aperto!”, mormora quello, dando una leccata intensa al solco. “MMMMMM!!! E che buon sapore!”, aggiunge. “Il mio cazzo non lo sentirai nemmeno, visto quanto sei largo! Dovrai prenderci tutti e tre insieme per godere!”.
    
    “Slurp… Glough… Non è una… mmmm… cattiva idea… glough!”, insinua Giò, lappando i due calippo che stringe tra i palmi. E non finisce la frase che il moro si tira su, si sputa sull’asta e inchioda la puttanella con un secco affondo. Giò non si scompone, come era stato previsto, ...
«1234»