La meglio gioventu' 8 - Racconti Erotici

La meglio gioventu' 8

... assente e che il corso era stato sospeso per una settimana, perché la prof aveva impegni personali. Il bidello uscì dalla classe, lasciando soli me e Domenico. Ci sedemmo sui banchi e parlando del sesso, Domenico mi raccontò che non lo faceva da qualche mese, aveva bisogno di svuotarsi, mi confessò che le seghe non riuscivano a soddisfare fino in fondo. Quell’argomento mi fece irrigidire le mutande, sentivo il cazzo sbattere nei pantaloncini di jeans che con il sudore mi stavano aderenti sul corpo. Non avevo mai pensato a Domenico come un possibile cazzo da aggiungere alla lista, ma gli ormoni indossarono i caschetti e iniziarono a marciare verso il mio cazzo rendendolo duro. Non capivo più niente, scesi dal banco e avvicinandomi a Domenico gli afferrai il cazzo da sopra i pantaloni della tuta che indossava… il suo cazzo mollo colto di sorpresa cominciò a prendere forma diventando barzotto… Domenico sbarrò gli occhi si ritirò un po’ indietro e uscendo dalla classe passò in rassegna tutte le classi del 2° piano per controllare che non ci fosse nessuno, poi ritornò dentro e richiuse la porta infilando sotto la maniglia una sedia.

Si sedette sulla cattedra e mi guardava come a chiedermi di continuare… io colsi l’attimo, mi avvicinai a Domenico, allargai l’elastico dei pantaloni e tirai fuori il suo coso… era ancora molliccio non era lungo ma il suo aspetto mi piaceva, la sua cappella rossastra emanava un ottimo odore… tenendolo in mano lo ammirai per bene nei minimi ...

... dettagli… io e Domenico eravamo in silenzio in quella classe, non riuscivamo a proferire parola… era così tutto silenzioso che si poteva sentire il battito accelerato dei nostri cuori che battevano il tempo alla sega che da li a poco mi apprestai a fare a Domenico.

Delicatamente impugnandolo meglio con la mano destra, iniziai ad accarezzare il cazzo ormai duro di Domenico , salivo con la mano e coprivo la cappella di Domenico e poi piano scendevo fino a scappellarla tutta… ancora qualche movimento, sentivo Domenico respirare più velocemente…. Di nuovo risalivo e scendevo… presi una sedia e posizionandomi tra le sue gambe ingoiai il suo cazzo dentro la mia bocca, sentivo ansimare Domenico imbarazzato, mi mette una mano sopra la nuca e accompagna la mia testa che sale e scende facendo entrare ogni volta un po’ di più il suo cazzo. Poi con un colpo deciso mi spinge con forza la testa sopra il suo cazzo… un odore di sudore e di cazzo mi sale lungo il naso, la cosa mi piace, spalanco la bocca e lo accolgo tutto dentro di me… poi lo sputo fuori e ondeggiando la mano gli pratico una sega e puntando la lingua proprio sopra la sua cappella aumentavo il ritmo della sega….

Domenico non resisteva più riuscì ad emettere qualche sillaba utilizzando per lo più le vocali che le consonanti… mi toglie il cazzo dalla mano, lo afferra nella sua, ci siamo sta venendo, pochi istanti ed ecco la sua sborra invadere la mia bocca… la raccolgo tutta anche dalla sua cappella e fino a quando perde il suo ...