1. Niente di più


    Data: 13/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Maria Letizia Caselli, Fonte: EroticiRacconti

    ... piaceva un sacco quando ci intrecciavamo e strofinavamo le nostre fighe l’una contro l’altra, era veramente fantastico. Oramai l’iniziazione era fatta , c’era solo da pensare a godere e continuare a regalarci amplessi. Che spettacolo aver conosciuto Giovanna !!! La sera ci lasciammo dandoci appuntamento a casa sua per il mattino successivo. Senza tante parole riprendemmo i nostri giochi, sempre più intensi ed eccitanti. Scopavamo come due troie, lei era delicatissima, ma il suo ruolo era il maschio, io la donna. Mi piaceva questo gioco dei ruoli, mi stuzzicava ancora di più. Anche il secondo giorno fu tutto dedicato a godere, senza sosta e senza inibizioni. Mi prese anche dietro, con un dildo più piccolo perché non avevo mai avuto un rapporto anale. Mentre mi penetrava il culo mi sditalinava ed io godevo. Poi lo feci a lei che urlava “ Rompimi”. E poi riprendemmo di nuovo a leccarci a vicenda. Però quando sentivo la sua figa spalmarsi sulla mia, provavo proprio qualcosa di pazzesco. C’è l’aveva bella grossa e quando godeva diventava ancora più eccitante. Mi piaceva molto di più di una penetrazione. Il mio bacino impazziva. Stavamo sedute una di fronte all’altra sul letto e ci comprimevamo in un corpo a corpo con ...
    ... piccoli movimenti rotatori , appiccicate come due ventose, sborrando copiosamente e più ci bagnavamo e più aumentava il godimento. Trascorremmo un’intera settimana di sesso lesbico inventando sempre nuovi giochi erotici per raggiungere sempre il massimo. Giovanna era stupenda, tra noi c’era complicità sessuale senza morbosità. Ma ci rendemmo presto conto che non potevamo fare a meno di cercarci e di fare sesso, il nostro rapporto iniziava ad avvicinarsi troppo ad un rapporto quasi sentimentale , i nostri corpi erano sempre una cosa sola e ci rendemmo conto che non potevamo più fare a meno l’una dell’altra. Erano i nostri corpi ad essere innamorati, non la nostra mente. Per evitare troppi coinvolgimenti, Giovanna ebbe un’idea geniale, intrigare anche un maschio nei nostri incontri. Fu veramente quello che serviva, altrimenti il nostro rapporto ci avrebbe portate dov’è nessuna delle due avrebbe voluto. Lui era Stefani, un aitante studente di architettura che si unì volentieri ai nostri giochi ristabilendo i ruoli che si erano un po’ confusi. I nostri incontri proseguono tuttora in tre, a volte in quattro e... provare per credere !!! Io e Giovanna ci uniamo mentre loro ci ammirano e ci toccano, poi, ad ognuna il suo cazzo. 
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