la nuova azienda
Data: 12/07/2019,
Categorie:
Cuckold
Etero
Autore: isher, Fonte: RaccontiMilu
... rinnovato
da
>quando
>Marina aveva preso in mano , rilevato il tutto: tre persone interne e due
>esterne, questa
>era la squadra, oltre a mia moglie e al sottoscritto.
>Due donne , una giovane, sui ventiquattro anni, era la nostra disegnatrice,
>mentre una
>trentenne era addetta alle vendite: c’era poi un uomo, sui trentacinque
anni,
>ragioniere
>che stilava i preventivi, le gare d’appalto, e si occupava di tutta o quasi
la
>parte contabile.
>In questo lavoro ,che è poi quello su cui si basa ogni attività commerciale,
>mia moglie
>lo supportava dal punto di vista “rapporti con banche, finanziarie,
aziende”,
>mentre le due
>due donne e il sottoscritto, insieme ai venditori esterni, fornivamo a lui i
>nominativi cui
>fatturare, i clienti.
>Marina ed io avevamo in mente un qualcosa di agile e snello che ci
>permettesse, anche, di
>vivere: morivo questo della nostra discussione iniziale,con cui ho aperto il
>racconto. Volutamente
>non ho cominciato ,come ho letto in altri racconti, con le descrizioni
>fisiche, ma tranquilli che ci
>saranno, seppure riservate ai personaggi e se sarà il caso.
>Sommariamente, le due donne erano carine ma niente di speciale, mentre il
>ragioniere era un
>uomo grassoccio, con pochi capelli e baffuto: i due venditori erano dei
>giovani trentenni dal fisico
>asciutto,vestiti come dei damerini, sempre in abito,e sempre con la
cravatta.
>Detto ...
... questo e tornando all’azienda vera e propria, i problemi,come sempre
e
>per tante persone, sono sempre in agguato: come già scritto Marina aveva
voluto
>rilevare l’attività paterna e aveva dovuto anche far fronte,
>e con lei anch’io, a delle code da pagare della precedente gestione. A ciò
si
>aggiungevano dei
>piccoli ricatti effettuati da rappresentanti e aziende: per continuare a
>lavorare con loro occorreva
>rinnovare l’esposizione e aggiungere “pezzi”, oltre a incrementare il
>fatturato (che è l’aspirazione
>di ogni venditore).
>Il peggio doveva ancora venire allorchè il ragioniere mi chiese un colloquio
>privato.
>Giovanni, questo è il suo nome, mi disse: Signor Giuseppe dovrei riferirle
>alcune cose importanti.
>E io: Ok, sono tutto orecchi, parla pure. Siediti e sputa il rospo.
>Lui: Vorrei che ci fosse anche la sua moglie, dopotutto è lei la titolare.
>Queste parole e il tono preoccupato, mi allarmarono un po’.
>Io: Puoi tanto accennare a me ? Di cosa si tratta?
>Lui: Va bene , le dirò per sommi capi di cosa si tratta: ci sono alcuni
>pagherò firmati da suo suocero e
>che ora,come saprà, vanno a gravare sulla ditta. Sono arrivati degli avvisi
e
>ho chiesto, come è mio
>compito, la situazione all’azienda cui sono state rilasciate e…
>Io: Giovanni, per favore dica tutto, tanto sono seduto.
>Lui: Ecco si tratta di 200mila euro da restituire nei prossimi dieci ...