1. la nuova azienda


    Data: 12/07/2019, Categorie: Cuckold Etero Autore: isher, Fonte: RaccontiMilu

    Non possiamo più andare avanti di questo passo! Questo non &egrave più vivere ma
    
    >>>stiamo solo facendo un mucchio di sacrifici per altri
    
    >>>Con queste parole Marina , mia moglie, esternò ciò che anch’io avevo
    
    dentro
    
    >>da
    
    >>>almeno alcuni anni.
    
    >>>E così le risposi: E’ vero Marina, hai ragione. Il nostro rapporto &egrave fermo
    
    >>da
    
    >>>almeno due, tre anni. Non ci concediamo
    
    >>>una vacanza da cinque anni, da quando abbiamo rilevato quel maledetto
    
    >negozio
    
    >>di
    
    >>tuo padre. Che pacco! E il bello &egrave che dobbiamo continuare a pagare i suoi
    
    >>debiti ma
    
    >>anche lanciare e affermare il negozio! Porca miseria!
    
    >>Merina vedendo che stavo sclerando si avvicinò e ,prendendomi per mano,
    
    >disse:
    
    >>Giuseppe , dai , non fare così, non essere così pessimista e incazzato! Sai
    
    >>che se non
    
    >>si &egrave con la mente sgombra, se ci portiamo appresso dei pesi, ragioniamo
    
    poco
    
    >e
    
    >>male?
    
    >>E il rischio &egrave quello di fare cazzate!
    
    >>Con uno scatto mi liberai della sua mano e le dissi: Senti &egrave bene che ci
    
    >>rimbocchiamo le
    
    >>maniche e diamo il meglio di noi nel lavoro e riprendiamo a vivere. Ok?
    
    >>Lei: Certo Giuseppe , dobbiamo essere presentabili e credibili, sennò non
    
    >>possiamo entrare
    
    >>nel giro giusto e resteremo un’azienda marginale.
    
    >>Queste parole mi accesero la mente e le dissi: Senti Marina &egrave bene che tu
    
    >vada
    
    >>dalla parrucchiera
    
    >>e dall’estetista e ti compri qualche ...
    ... vestito decente.Insomma, cambia
    
    >immagine.
    
    >>E lei: Ah sì? E tu idem, sembri mio padre! Non devi vestirti da ragazzino
    
    ma
    
    >>almeno devi sembrare
    
    >>grintoso e convincente!
    
    >
    
    >>E io: E tu sexy! Hai un bel seno prosperoso e un bel culo! Ti ricordi che
    
    >>tutti te lo guardavano…
    
    >>E lei: Sì che me lo ricordo, ma come sai nessuno me lo ha mai fatto!!!
    
    >Neanche
    
    >>tu!
    
    >>E io: E con questo cosa vuoi dire? Mai dire mai ! E poi se serve per
    
    >vendere,
    
    >>per mandare avanti
    
    >>l’azienda che faresti? Non te lo faresti fare?
    
    >>E lei: Ma che sei tutto scemo? Hai superato i quaranta e non gli ottanta!
    
    >>E io, cercando di correggere il tiro, le dissi: Scherzavo ,dai… volevo
    
    >dire
    
    >>che se una persona &egrave un po’
    
    >>sexy e con dei vestiti graziosi, fa più bella impressione che una di quelle
    
    >>vestite come delle bacchettone
    
    >>con gonne marrone e maglioncini a collo alto! Tutto qui! Non volevo mica
    
    >dire
    
    >>che devi fare lat troia!
    
    >>E lei: E ci mancherebbe altro! E ti ricordo che l’azienda &egrave ancora a mio
    
    >nome,
    
    >>come pure la casa e tutto
    
    >>il resto! Così, giusto per capirci.
    
    >>Io: Ok scusami. Ora scappo perché arriva merce e devo controllare che sia
    
    >>tutto a posto. Ciao.
    
    >>Le diedi un bacio sulla guancia e uscii di casa.
    
    >>Misi in moto la mia auto e mi avviai verso il capannone ubicato nella zona
    
    >>periferica della città: seppure
    
    >>in periferia, per fortuna, il luogo era frequentato e il ...
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