Pensione 3
Data: 12/07/2019,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... più sola, arrabbiata con mia figlia che neppure cerca di capire che usavo un luogo comune per superare il dolore; dispiaciuta un poco perché Guido se ne va, ma in fondo convinta che i giovani debbano farsi la loro vita dove meglio possono; io non avrei nessun diritto a giudicare perché non mi sono occupata affatto dei miei, ma loro ce l’hanno fatta, anche senza di me, anche se con qualche difficoltà, soprattutto Nicoletta, che poi hanno saputo superare; chi invece sta veramente male, adesso, sono io che, con la morte improvvisa di Ottavio, mi trovo da sola a dovermi gestire una vita che per la prima volta sento vuota e stupida; decido di dedicarmi al tiramisù, anche se io non mangio dolci e in casa non c’è mai nessuno, per cui finirà nella pattumiera; avevo messo da parte il numero di cellulare di Guido; lo trovo e lo digito; mi risponde subito.
“Ciao, come ti butta?”
“Non è un bel momento. Tu invece mi dicono che stai per fare il grande passo … E non pensavi neanche di passarmi a salutare un momento prima di sparire nelle nebbie londinesi?”
“Pensare, ci ho pensato molte volte; è fare che richiede tempo e determinazione e non ne ho avuto; ma, se sei libera, vengo adesso stesso a salutarti.
“Ti aspetto.”
Dopo meno di dieci minuti bussa alla mia porta e lo accolgo con molto affetto; non sembra entusiasta di quella visita.
“Mi pare che non ti faccia piacere abbracciarmi … “
“No, no, ti sbagli; piacere me ne fa tanto: e il fratellino, come senti, ha già ...
... alzato la cresta; diciamo che la passione c’è ma la fiducia è sparita e con essa l’amore. Sono stato il primo a cui hai rifilato la favola della paura che, se davi il didietro, non avresti trattenuto le feci; ma intanto il tuo didietro era già un tunnel ferroviario.”
“Ma che ci avete, voi, con il didietro vergine? è un mito per caso?”
“No, niente mito del didietro vergine; mito della lealtà; difficoltà ad accettare una troia. Ma, visto che quella sei, considerato che sei rimasta senza sesso e che, piuttosto che copulare con tuo marito, vieni a chiederlo a me, considerato che, fino a Londra, di vagina non ne avrò, una bottarella te la do volentieri, tanto per spazzare le tue ragnatele e rinfrescare la memoria al mio sesso. … “
“Sei impietoso! … “
“Solo un po’ di sano cinismo appreso da mia nonna. … “
“Va bene; intanto, allora, scopami come faresti con una vera troia.”
Ho appena finito di parlare che mi trovo premuta a terra, in ginocchio, e davanti a me si erge l’obelisco del suo membro, al massimo dell’erezione, e Guido me lo sbatte in gola con forza: è feroce, il ragazzo; ma tengo botta e prendo a succhiarlo con amore fino a che si arrende alla dolcezza della mia fellatio e mi lascia fare; lo guido fino al divano, lo faccio sdraiare, mi accoccolo in ginocchio tra le sue gambe senza mollare di un millimetro la sua virilità prorompente e comincio ad adorarlo con la lingua e con le labbra: lo percorro tutto, dal basso all’alto e viceversa, e succhio la cappella ...