1. Pensione 3


    Data: 12/07/2019, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... sento il fresco del lubrificante scorrermi dal coccige fino all’ano e lì infilarsi nel canale intestinale con l’aiuto del suo dito che lo distribuisce abbondantemente su tutte le pareti e poi anche sull’asta prima di accostare la cappella al buco: sento il bastone scivolare dentro senza nessun fastidio per i miei tessuti; anzi, la progressiva penetrazione genera solo intenso piacere che esprimo con gemiti dolci e continui.
    
    “Sfondami, amore … cosìììììì … sbattimi adesso, fammelo sentire fin nello stomaco. … Che mazza che hai!!!!!! Sei un grande amante. Peccato perderti: un sesso così bello che emigra … lasciamene un grande ricordo, penetrami con tutta la violenza di cui sei capace!”
    
    Non si fa pregare e sbatte con tutte le sue forse contro il sedere, contro la schiena, contro la vulva, indirettamente; e mi fa godere come una vecchia fontana, a spruzzi, a fiotti, a cascata: di momento in momento il suo ritmo cambia e gli orgasmi si susseguono; sono al settimo cielo: era troppo tempo che non copulavo così con gioia; chissà se Franco lo fa con altrettanta gioia e sapienza … chissà se avrà ancora voglia di prendermi, ora … devo parlarne con Nicoletta … devono capire che io sono fatta così e che devono avere tanta pazienza … tanto amore quanto io non ne so avere; devo parlare …. A tutti e due.
    
    Guido ha intanto perso il senso del limite e mi sbatte come un vecchio tappeto: i suoi colpi sconvolgono me, il letto, la stanza; è una furia scatenata quella che fa uscire la ...
    ... mazza fino alla punta e poi la spinge dentro con un vigore da prima penetrazione: non c’è amore nel nostro ‘scontro’ sessuale, ma solo passione, libidine, lussuria, voglia di possesso: stringo tutti i muscoli del retto e il membro rimane imprigionato nel mio ventre; benché faccia enormi sforzi, non riesce a tirarlo via ed è costretto a possedermi come voglio io, fino alla morte, fino ad una eiaculazione che è un’alluvione per il mio povero sedere slabbrato; alla fine, lo lascio sfilare via e stringo l’ano al massimo, sperando di non far colare niente, mentre mi tampono con un fazzolettino e mi precipito sul water a scaricare sperma, umori e dio sa cosa.
    
    Quando rientro in camera, Guido se ne sta sdraiato supino, col sesso avvolto in fazzolettini che ha usato per pulirsi, con lo sguardo beato ed ebete di chi ha goduto intensamente ed è profondamente soddisfatto.
    
    “Se avessi fatto capire che era così strafigo possederti analmente, anziché fare la verginella spaventata, sai che copule ci saremmo fatti, o anzi ti saresti fatta tu e non solo con me, con questo tuo straordinario sedere. Adesso però temo che dovrò lasciarti, perché i preparativi di viaggio mi prendono molto e sono in grave ritardo.”
    
    Va in bagno a lavarsi e, al ritorno, si riveste, prende le sue cose ed accenna ad andare via; lo fermo e lo costringo ad un abbraccio da addio tra due innamorati.
    
    “Mi penserai qualche volta? … Ti farai sentire? … Riusciremo a vederci, prima o poi? … Avrò un posticino nel tuo ...
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