1. Pensione 3


    Data: 12/07/2019, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... lascia distesa mi fa cenno di sdraiarmi accanto e Simona lo sostiene facendo segno che mi picchia se rifiuto; io sono emozionato di ritrovare, dopo due lunghissimi anni, il corpo di mia moglie, un poco sciupato forse, ma desiderato come non mai, come se fosse la nostra prima volta; eppure, mi ricordo che è succuba di sua madre e che, domani stesso, sarebbe pronta e sbagliare secondo i dettami di Vera: non posso e non devo farmi intenerire, se non voglio rischiare ancora umiliazioni e sofferenze.
    
    Non ho capito se Nicoletta ha tirato fino in fondo una recita o se veramente la sua condizione la teneva sospesa tra realtà e desiderio: Guido le stampa un bacio sulla fronte e sussurra ‘ti amo’; lo accarezza con dolcezza su tutto il viso, come con me non faceva più ormai da anni, dopo che era stato sempre il segno distintivo del nostro amore; lui ricambia questo gesto di profondo affetto con altrettanto amore e le bacia la fronte, gli occhi e il naso; Simona, dall’altra parte, prende una mano, se la porta sul seno e le fa ascoltare il battito del cuore: temevo che, come avevo sentito, le fosse tornato il blocco della comunicazione verbale; ma basta poco a capire che non c’è ricaduta.
    
    “Guido, figlio mio, amore mio, sei qui, con me? Simona, ci sei anche tu, come ti batte il cuore … è per me? … Franco, per favore, non distruggiamo tutto questo; ricominciamo da capo, come una famiglia, come quello che siamo sempre stati; non mi mandare più via, non voglio ...
    ... perderti; non lasciare più partire i nostri figli, la nostra vita; non dire anche tu che devono farcela da soli; aiutali a restare con noi.”
    
    Non me la sento di riprovare: troppe volte ho ceduto e mi sono pentito: meglio lasciare stare.
    
    “Ragazzi, state con vostra madre e cercate di tirarla su quanto potete; io vado alla trattoria all’angolo a comprare qualcosa per mangiare; quando torno ci mettiamo a tavola; Nicoletta può tornare con noi, anche se ormai non è più mia moglie e non so se l’amo più: si adatterà nella camera degli ospiti; tu, Simona, se ancora sei convinta, puoi dormire con me o arrangiarti nella vostra vecchia cameretta con Guido; alla peggio, nella camera degli ospiti il letto è matrimoniale. Mi dispiace dirlo, ma le bugie di vostra nonna e la supinità di vostra madre a Vera sono ancora in agguato e non posso rischiare di riprendermela in toto col rischio che faccia esattamente le stesse cose. Cerchiamo di essere una famiglia, ma di separati in casa. Poi il tempo dirà qualcosa in più.”
    
    “Bada che non sono né sorda né cretina; hai ragione su tutto tranne su una cosa: io ti ho amato sempre e ti amo ancora; sei comunque l’uomo migliore che conosco, anche se ti sembra di essere solo la mia vittima preferita; se Simona ha voglia del tuo amore, sono felice con voi: se tu hai bisogno di tantissimo amore, io non ho bisogno del certificato matrimoniale per dartene quanto ne ho … e ti assicuro che è ancora tanto, non immagini quanto.
    
    FINE. 
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