1. La nostra storia


    Data: 10/07/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Gay / Bisex Autore: schiavapersempre, Fonte: RaccontiMilu

    Il mio nome è Sandro e ho 40 anni, alto un metro e settantasei per settantacinque chilogrammi, non grasso, ma neppure particolarmente muscoloso. Questa storia, totalmente vera, inizia molti anni fa quando di anni ne avevo 18. La mia migliore amica, Carla, aveva un fratello minore di nome Marco di 17 anni. Un ragazzino, ma con un carattere forte e determinato, un vero bullo, moretto e muscoloso. Io stravedevo per lui, anche senza averne una piena consapevolezza ero attratto fisicamente e già avevo compreso, anche se solo a livello mentale, che potevo trovare piacere tanto con un umo che con una donna.
    
    Nonostante l’età non c’erano state ancora esperienze significative, se non qualche primo approccio esplorativo con mio cugino Franco durante le vacanze, ma avevo studiato molto sfruttando le riviste di mio fratello maggiore e l’idea di sperimentare condizionava i miei pensieri. Il problema ora era: ‘Come iniziare un approccio senza sputtanarsi e senza passare per gay?’.
    
    Fu un percorso molto lungo, ma mi venne in aiuto da un lato l’assidua frequentazione di sua sorella Carla cosa che mi consentì di essere praticamente di famiglia in casa loro e nella loro attività di vivaisti, dall’altro i nostri caratteri inclini alle sfide e alla testardaggine. Furono mesi di continue sfide e provocazioni, a carte, a pallone, nel riuscire o nel non riuscire a fare una determinata cosa, ogni occasione era buona.
    
    Dalle sfide si passò alla lotta, uno dei modi migliori per toccarsi fra ...
    ... maschi senza destare sospetti. Io ormai avevo preso l’abitudine di mirare ad afferrargli le palle per bloccarlo e costringerlo alla resa era una mossa vietata, ma Marco non mi disse mai di non farlo. Era chiaro che anche lui era incuriosito e voleva sperimentare, ma non potevamo dichiararci apertamente.
    
    Era ormai passato un anno dall’inizio delle nostre sfide ed io avevo intanto preso la patente e con la nostra compagnia andammo sul fiume a fare il bagno, era una bellissima giornata d’inizio estate. Eravamo distesi sulla riva quando ci accorgemmo che non avevamo nulla per aprire le bottiglie di birra ‘come cazzo facciamo a berle?’ dissi e Marco mi rispose ‘scommetti che riesco ad aprirle?’, ‘senza coltellini e senza romperle?’ aggiunsi e lui di rimando ‘ovvio senza romperle’,’se ci riesci faccio quello che vuoi’ gli dissi consapevole di cosa stavo facendo. Marco afferrò con la sinistra il collo della bottiglia proprio sotto il tappo, prese un piccolo sasso piatto dalla riva e facendo leva tra la sua mano e la corona della bottiglia la stappo. Risata generale, apertura di tutte le altre bottiglie e la cosa finì lì almeno per il momento.
    
    Alla fine dell’estate i miei genitori andarono in ferie ed io restai in città con mio fratello che però mi lasciò un fine settimana solo per andare anche lui via con la sua fidanzata. Era l’occasione giusta, ma non potevo essere io a fare la prima mossa. Per come conoscevo Marco, tutto doveva sembrare provenire da lui, io potevo solo fare in ...
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