1. Gulfora


    Data: 30/06/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sesso di Gruppo Autore: Caliban, Fonte: RaccontiMilu

    ... stringeva nervosamente l’impugnatura della balestra, con la sinistra portò alla bocca il corno, prendendo un lungo respiro, pronto a segnalare, con l’inconfondibile suono, un allarme al campo principale.
    
    Il rumore si fece più forte, scuotendo i nervi tesi dei quattro uomini, sapevano tutti perfettamente che se si fosse trattato di un attacco avrebbero avuto giusto il tempo di suonare un allarme, quindi sarebbero stati rapidamente sopraffatti ed uccisi, quindi le loro menti erano ora pervase da visioni di morte, di sofferenza e di incomprensibile fine, mentre le loro mani sbiancavano nello stringere forte le armi e i respiri si facevano sempre più brevi e nervosi.
    
    Infine una figura solitaria sbucò dagli ultimi alberi, camminando e barcollando verso la cima della collina.
    
    I soldati continuarono a scrutare nel buio, ad ascoltare attenti, ma null’altro turbava la quiete della notte fuorch&egrave quella esile presenza che si dirigeva un pò malferma verso di loro.
    
    Quando, ormai illuminato dalla luce delle lune e a pochi passi dal posto di guardia, videro il volto di chi li aveva così spaventati, un sospiro di sollievo uscì contemporaneo dalle quattro gole riarse dalla tensione; una giovane ragazza bionda, bellissima e solo parzialmente coperta da una grigia veste a brandelli si fermò immobile, sorpresa ed evidentemente terrorizzata, a guardarli con immensi e brillanti occhi verdi.
    
    La tensione dei quattro si liberò in un istante, sostituita da un insieme di ...
    ... curiosità e desiderio.
    
    Il comandante Ghunter si mosse rapido, prima che la fanciulla potesse scappare lasciò la balestra, uscì dalla protezione dei mantelletti e con la mano destra le afferrò e strinse il polso sottile.
    
    La sua pelle era calda, liscia, e gli sembrò quasi di poter sentire lo scorrere frenetico del sangue e il ritmico, intenso battito del cuore, il suo sguardo si posò sulle lunghe, splendide gambe che la corta e strappata veste rivelava abbondantemente, quindi sulla vita sottilissima e sui piccoli, sodi seni, i cui capezzoli sembravano voler quasi forare la stoffa per correre via nella notte.
    
    Ma ciò che lo lasciò veramente senza fiato, immobile fu la profondità dello sguardo di lei, l’abisso di gioie e piaceri che inspiegabilmente i suoi occhi lasciavano intravedere, e si senti come precipitare in quei due verdi laghi gemelli.
    
    I due uomini alle sue spalle, vedendolo immobile si avvicinarono, parlando tra loro a bassa voce, con gli occhi fissi sul quel corpo così perfetto, così simile ai loro più sfrenati sogni proibiti.
    
    – chi sarà? da dove può essere saltata fuori questa? –
    
    Disse Gart, il più vecchio, tormentandosi con la mano la lunga barba ormai brizzolata.
    
    – dev’essere una schiava, o una serva fuggita da qualche castello qui intorno, potremmo persino divertirci un pò se non ci fosse quel damerino –
    
    Replicò con un sussurro l’altro, mentre senza rendersene conto si mordeva il labbro inferiore e non riusciva a distogliere lo sguardo dalle forme ...
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