1. Gulfora


    Data: 30/06/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sesso di Gruppo Autore: Caliban, Fonte: RaccontiMilu

    ... dentro, provocando l’inarcarsi della sua schiena e l’istintivo protendersi indietro dei candidi, stupendi fianchi.
    
    Nel frattempo Gart, utilizzando abilmente il lungo e affilato stiletto che portava sempre nascosto nello stivale, con un sol gesto lacerò la veste grigia lungo la schiena, che cadde così a terra esponendo totalmente alla loro vista la meravigliosa nudità di lei.
    
    Decisamente nessuno di loro aveva mai visto una siffatta perfezione, un corpo così sinuoso, ardente e sensuale, una pelle così liscia, quasi lucida nel riflettere la tenue luce delle lune e delle stelle, una perfezione interrotta soltanto da due sottilissime lineee scure leggermente a “v” che percorrevano la schiena dal sedere alle spalle, probabilmente cicatrici di frusta, pensò Gart, dando così credito alla sua prima ipotesi di una schiava fuggiasca.
    
    Lei, senza smettere di leccare e succhiare, allungò la mano sinistra afferrandogli il membro duro, iniziando ad accarezzarlo, stringendolo forte, assecondandone le pulsazioni e i tremiti, intanto Zed completamente perso nell’inebriante profumo delle sue intimità iniziò ad affondare la lingua dentro di lei, alternandola e a volte unendola alle dita e penetrandola a fondo alternativamente nel culo, così tenero ed elastico, e nella fica glabra, piccola, rosea ed ormai grondante piacere.
    
    Valentin era ancora in piedi, impietrito, l’alabarda ancora perfettamente verticale, la punta inferiore saldamente piantata nel terreno, la mano destra che ...
    ... stringeva spasmodicamente il manico di scuro durissimo legno.
    
    Guardava ma era come se non riuscisse ancora a comprendere ciò che vedeva, come se una nebbia di incredulità si fosse alzata tra lui e quel lubrico, incredibile, lussurioso animale a quattro teste che si dimenava oscenamente a pochi metri da lui.
    
    L’unica cosa che lo riportava duramente alla realtà era lo stato di intensa, quasi dolorosa eccitazione che lo spettacolo gli provocava.
    
    Egli aveva avuto per la verità qualche esperienza sessuale, un paio di procaci ragazze del suo villaggio che si erano rotolate con lui nel fieno, con un contorno di toccamenti vari e rapidi orgasmi, e una grassa prostituta dall’alito pestilenziale con cui aveva tristemente perso la verginità, e tutto l’acconto della paga, alla prima libera uscita dopo l’arruolamento, ma quello cui stava assistendo ora andava oltre persino le sue notturne solitarie fantasie masturbatorie.
    
    Oltre tutto una parte della sua coscienza si ribellava al fatto che, nonostante l’apparente partecipazione, la ragazza era di fatto, a suo modo di vedere, costretta dalle circostanze a comportarsi così, una fanciulla di tale assoluta e rara bellezza ed apparente innocenza non poteva che essere nel profondo disgustata da tale abominio.
    
    Così restava immobile, con sottili gocce di sudore che piano scendevano intorno alla calotta del elmo, combattuto tra il desiderio spasmodico di partecipare e quello di fermare quella che per lui restava un’insana aggressione e ...
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