1. Racconto di una madre


    Data: 30/06/2019, Categorie: Tabù Masturbazione Autore: kazzoduro, Fonte: xHamster

    Da un pò di tempo a questa parte ho commesso l'errore di permettere a mio figlio Marco, un diciannovenne che fino ad ora non mi aveva mai dato problemi, di prendersi parecchie libertà.
    
    I ragazzi di quell'età, lo sanno tutte le madri, hanno bisogno di sfogarsi spesso ed io, preoccupata nel saperlo sempre chiuso in camera sua a guardare filmetti porno, ho allentato la guardia di fronte alle sue un poco troppo calorose manifestazioni d'affetto.
    
    Per carità, non c'è nulla di male se un figlio manifesta il proprio affetto alla madre, per giunta vedova. Però a tutto c'è un limite e quando lui ha cominciato a mettermi le mani addosso, io avrei dovuto ribellarmi, anziché incoraggiarlo come invece purtroppo ho inconsapevolmente fatto.
    
    Ma una madre, si sa, per il proprio figlio farebbe qualunque cosa, e quando lui è stato lasciato dalla sua ragazza mi sono accorta che stava davvero soffrendo, così non ho potuto fare a meno di assecondarlo, almeno sul piano fisico.
    
    Un ragazzo di diciannove anni deve potersi sfogare e quando ho cominciato a vederlo girare per casa smanioso e con l'uccello duro che gli segnava i calzoni ho provato pena per lui ed ho finto di non accorgermi che i suoi abbracci ed i suoi baci erano un poco troppo affettuosi da parte di un figlio.
    
    Ed ho anche finto di non accorgermi che, al termine di quei lunghi e calorosi abbracci, i suoi calzoni erano quasi sempre bagnati.
    
    Insomma, per farvela breve, a poco a poco gli ho anche permesso di allungare le ...
    ... mani e lui, visto che ha trovato il terreno facile, ne ha approfittato per infilarmele nella scollatura o sotto la gonna.
    
    Devo anche ammettere che, a parte l'amore di una mamma per il figlio, essendo ormai vedova da tanti anni quelle mani addosso non mi dispiacevano affatto.
    
    Cercavo, è vero, di sottrarmi alle sue avances, ma senza troppa convinzione.
    
    Soprattutto la sera, seduti fianco a fianco sul divano davanti alla tv, gli permettevo di carezzarmi le gambe, le cosce e di infilare una mano nella scollatura del seno fino a quando non mi accorgevo che lui riusciva a svuotarsi.
    
    Dopo un poco era diventata un'abitudine e quando lui sentiva il bisogno di darsi un poco di sollievo mi chiedeva di andare a sederci sul divano dove io mi prestavo alle sue carezze fino a quando non lo sentivo finalmente rilassarsi e vedevo una larga macchia scura spandersi sul davanti dei suoi calzoni.
    
    Certe volte lo vedevo smaniare come un asino in calore e mi faceva talmente pena che ero io stessa che lo invitavo ad andare a sistemarci sul divano dove, davanti alla tv accesa, fingevo di guardare la trasmissione e di non accorgermi delle sue mani che risalivano sotto la mia gonna o si insinuavano sotto la camicetta mentre lui mi copriva il volto di baci.
    
    A poco a poco, come ho già detto, le mie difese si stavano allentando, ed una sera in cui doveva probabilmente essere più infoiato del solito, dopo essersi seduto al mio fianco sul divano prese a sbottonarmi la camicetta.
    
    A quel punto ...
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