Gli operai rumeni. - Racconti Erotici

Gli operai rumeni.

... cosa stava cominciando a diventare pericolosa ma allo stesso tempo cominciava ad eccitarmi. Mentre Adrian, come dicevo prima non era proprio il mio tipo, Tiberius e Valentin (il terzo) erano due maschioni piazzati sulla quarantina e Tiberius in particolare aveva uno sguardo da porco che mi faceva bagnare al solo guardarlo. Nonostante questo pero mi ritrovavo in uno scantinato con tre sconosciuti che non volevamo lasciarmi andare. Tiberiu fa segno a Valentin di chiudere la porta e mi costringe ad indietreggiare verso l'interno del locale. "Allora volevi andartene? Invece ci divertiamo prima un po' con te" e nel dire questo mi fa arrivare uno schiaffo in faccia talmente forte da farmi barcollare. La cosa adesso mi spaventava ma cercavo di non darlo a vedere. Tiberiu a questo punto mi prende per il viso e mi dice "Il mio amico cubano mi ha detto quanto sei stato bravo e che ti piace fare la troietta, adesso mi fai vedere quello che sai fare" e mi piazza un altro schiaffo in pieno viso. Stavolta non reggo la botta e cado per terra. Quando rialzo il viso mi trovo davanti un pisello ancora moscio contornato di peli rossicci, guardo più in alto e vedo che Tiberiu se l'era tirato fuori e mi "invitava" a prenderlo in bocca. A quel punto sapevo che non mi avrebbero lasciato andare fino a quando non li avessi accontentati così decisi di fare quello che dovevo per potermene andare. Chiusi gli occhi e cominciai a succhiare quel pisello che nella mia bocca cominciava a farsi duro fino ...

... al punto da non riuscire più a tenerlo tutto. Tiberiu comincia a scoparmi la bocca ed il pisello che nel frattempo era diventato grosso e venoso non mi dispiaceva affatto.

Ad un certo punto me lo toglie dalla bocca e mi costringe a mettermi a quattro zampe. Nel fare questo vedo che Adrian nel frattempo si è tolto i pantaloni e proprio alle mie spalle si sta massaggiando il pisello che era bello grosso. Mai avrei pensato che quel ragazzino potesse nascondere un attrezzo così bello e deve essersene accorto anche lui. "Ah allora adesso lo vuoi il mio pisellone rumeno" mi dice mentre me lo ficca tutto in bocca. Io comincio a succhiarlo ed in effetti comincio a pensare che mi sarei perso un bel bocconcino. In quella posizione però cominciano a farmi male le ginocchia e chiedo di potermi alzare. Tiberiu si avvicina e mi da un altro schiaffo "Tu fai quello che diciamo noi, capito? E adesso succhia e zitta troia". ho già detto quanto mi ecciti sentirmi chiamare troia, così riprendo a succhiare il pisello di Adrian mentre Tiberiu mi abbassa i pantaloni.

Sono a quattro zampe sul pavimento del locale caldaie col pisello di Adrian in bocca ed il culo ormai scoperto. Tiberiu comincia a schiaffeggiarmi le chiappe ed ogni colpo sentivo il pisello che avevo in bocca arrivarmi in gola. Valentin, il terzo operaio, osservava tutto a distanza e non capivo perché non si unisse. Ormai ero in loro balìa tanto valeva approfittarne. Mentre continuavo a ciucciare il pisello di Adrian comincio a ...