1. Gli operai rumeni.


    Data: 28/06/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: popboy2004, Fonte: Annunci69

    CONTINUA DA IL PORTIERE CUBANO
    
    “Hai visto Raùl l’hanno fatto fuori” continua. “Eh sì me l’hanno appena detto. Mi dispiace” e faccio per andarmene ma il ragazzo mi blocca. “Posso chiederti di aiutarmi a portare giù queste borse?” mi chiede “Sono solo. Gli altri sono in pausa e non posso lasciarle qui” continua. “Io veramente dovrei andare” gli rispondo ma lui insiste “dai solo un attimo, che ci vuole? Mi aiuti a portarle giù nel locale caldaie e vai via”.
    
    Decido quindi di aiutarlo, prendo a tracolla un borsone e mi incammino dietro di lui.
    
    Entriamo in una porta dal fondo del corridoio e scendiamo le scale che portano fino al garage, un'altra rampa di scale ed arriviamo ad un'altra porta. Mentre apre la porta il ragazzo cerca di fare conoscenza e mi dice di chiamarsi Adrian. Io rispondo a mezza bocca e gli dico che dovrei andare via. A quel punto Adrian mi fa entrare nel locale caldaie e mi dice di poggiare il borsone in un angolo. Io lascio tutto e faccio per andarmene ma Adrian mi blocca per un braccio e mi chiede di aspettare.
    
    "Perché tutta questa fretta? Visto che Raùl non c'è potresti giocare un po' con me. no?" mi dice. "Non capisco cosa tu voglia intendere." gli rispondo e gli dico di lasciarmi il braccio. "Guarda che so quello che stavi facendo l'altro giorno. Ti abbiamo visto con i miei colleghi mentre ti facevi scopare come una troietta da Raùl. Ti piace il cazzo, vero? Beh ti faccio provare quello rumeno". I miei sospetti erano fondati. Quei tipi ...
    ... avevano visto tutto ed il ghigno che avevano era perché sapevano quello che stavamo facendo. "E chi ti dice che io voglia provare il cazzo rumeno?" gli dico. Adrian sapeva tutto tanto valeva non negare e cercare di andarmene il prima possibile. Preciso una cosa: mi piace il cazzo da quando l'ho scoperto, per così dire, ma una cosa è certa mi piacciono i piselloni, quelli belli grossi e attaccati a uomini che siano possenti, dei veri maschi. Adrian era molto bello, biondino, alto e si intravedeva dalla tshirt anche un fisico definito ma troppo magro per i miei gusti. Questo è il motivo per cui non mi lasciavo prendere dalle sue lusinghe.
    
    Mi giro allora verso la porta ma Adrian mi ferma di nuovo, afferra la mia mano e se la poggia sul pacco gonfio. "Io dico che ti piace anche il cazzo rumeno" e mentre mi diceva quelle parole si parano davanti a me gli altri due operai che erano con lui l'altro giorno.
    
    "Cosa succede qui?" dice il più grosso, di età e di fisico. Io sono imbarazzatissimo e con un gesto secco mi riprendo la mano dalla stretta di Adrian che nel frattempo risponde al suo capo "Questa è la troietta che l'altro giorno si faceva scopare da Raùl". "Ah è vero. Adesso ti riconosco" dice l'altro rumeno "e adesso volevi giocare anche con il mio amico?". "Veramente me ne stavo andando" tento di dire prima che i due si mettano davanti la porta per sbarrarmi l'uscita. "E dove vuoi andare? Resta un po' con noi e poi vai via" continua quello che scoprirò chiamarsi Tiberiu.
    
    La ...
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