1. Ultimo giorno di scuola


    Data: 27/06/2019, Categorie: Etero Autore: maschio05, Fonte: EroticiRacconti

    ... un’altra scuola, le colleghe se lo mangiavano con gli occhi) una notte, con il pretesto di prendere un’aspirina che si era dimenticato a casa, entra in camera mia, mi dice che sono una bella figa e cerca di baciarmi, io in effetti avevo fatto amicizia con lui, il quale probabilmente aveva equivocato il mio atteggiamento, io forse ci sarei anche stata perché ero in astinenza sessuale, se avesse fatto un approccio più soft, ma così no…insomma io non ci penso su due volte, gli mollo un ceffone e urlo come una pazza, lui scappa via, succede un casino…” “ahahah” ridiamo, io: “però…sei molto richiesta…” “figurati…a te, piuttosto, come è andata? “ “a me?“ “il tuo matrimonio….” “io non ci pensavo proprio poi, ma mio padre mi ha abbandonato, mia madre ad un certo punto è morta, sono rimasto solo senza un soldo, facevo il precario… mi ero innamorato di una bella ragazza ma non aveva nulla neanche lei… è successo che ho conosciuto una ragazza di famiglia ricca, non bella, che si è innamorata di me e non mi faceva mancare niente…i suoi si sono opposti con tutte le forze, volevano che la figlia sposasse qualcuno di buona famiglia ma non c’è stato verso. Lei voleva me e alla fine si sono dovuti arrendere, dopo dieci di fidanzamento ci siamo sposati. Alla vigilia delle nozze sono tornato qui, da queste parti, con la mia ex ragazza, che nel frattempo si era dovuta sposare anche lei, e abbiamo fatto l’amore per l’ultima volta…” “ma tu la ami?” “no….provo solo affetto” “lei lo capisce?” “no, ...
    ... mi comporto come un perfetto maritino…” “poverino….” “ecco, siamo arrivati, questa è la stradina di campagna che porta a quel posticino che ti ho detto…” “andiamo…voglio vederlo…” dopo due-tre km la stradina diventa sterrata, ai lati c’è il bosco…”qui è proprio selvaggio…” “si, è qui vicino…” mi fermo, scendiamo, io prendo una coperta dal bagagliaio, entriamo nel bosco, fatti pochi passi si apre una radura, c’è un prato lei: “è bellissimo…” stendo la coperta sul prato, lei corre e fa capriole, io la raggiungo e ridiamo come matti… lei: “grazie per questa sorpresa…” “qui ho trascorso tante ore felici…” lei mi guarda intensamente: “se ci fossimo incontrati prima…” “se…se… lo sai che coi se non si fanno discorsi…” “lo so purtroppo” io: “perché non prendiamo il sole?” “ma non abbiamo il costume” “facciamo senza… tanto qui chi ci guarda?” “ma si…spogliamoci, siamo adulti ormai…” così ci togliamo tutto, a parte le scarpe, le mutande e (lei) il reggiseno…. lei: “chissà cosa farebbe se mi vedesse mio marito…” io: “a mia moglie verrebbe un accidenti…” lei: “io non lo….una scenata sicuro, ma alla fine non succederebbe niente…” io: “puoi toglierti il reggiseno, così prendi il sole sulle tette…” “si, non ci avevo pensato…” si toglie il reggiseno, ha delle tette piccole, sode, i capezzoli tradiscono un pizzico di eccitazione… io mi tocco un attimo senza premeditazione le mutande, sistemo il cazzo che si è mosso, sembra agitarsi, lei mi sorride: “te lo tocchi? come sta?” anche io sorrido: ...