1. La mia cognatina 2..............


    Data: 26/06/2019, Categorie: Etero Autore: menslave, Fonte: Annunci69

    ... apprestava a giocare (vincendo) con il suo topolino
    
    “Adesso caro il mio cognatino ti faccio vedere cosa intendo io quando dico che ho voglia di nutella” Dicendo questo appoggiò i due contenitori che aveva in mano sul grosso banco da lavoro e poi prese due tute da meccanico pulite che erano riposte in uno stipetto e le distese sul banco da lavoro e facendo questa operazione mi disse di spogliarmi completamente e di sdraiarmi pancia all’aria sul banco stesso. Mi spogliai e nel farlo la mia eccitazione crebbe (anche per l’insolito posto ed il momento non proprio ortodosso secondo i miei criteri) a tal punto che il mio uccello esplose in una fantastica erezione che non sfuggì agli occhi della donna che apprezzò molto tale manifestazione passando addirittura la lingua sulla lunghezza del pene in segno di complimento.
    
    Dopo di che mi fece e prese a spalmare la nutella attorno al mio palo ancora duro, avendo l’accortezza di ruotare attorno allo stesso ricoprendo ogni lembo di pelle poi diede un’altra manatina nel vaso e ne estrasse un altro po’ di contenuto che spalmò sulla cappella divenuta turgida ed enorme anche grazie al massaggio durante la spalmatura.
    
    Dal mio punto di vista sembrava quasi un albero della cuccagna in miniatura (….insomma in miniatura non tanto…) e finita che fu questa intrigante operazione passò ad occuparsi di Lei.
    
    Dal momento che io ero già coricato a pancia all’aria sul banco da lavoro non potevo aiutarLa a compiere quei gesti atti alla Sua ...
    ... preparazione, ma sopperì egregiamente anche da sola.
    
    Iniziò a spogliarsi meglio a sistemare diversamente ciò che aveva indosso tenendo le calze di nylon chiaro che si dimostrarono essere un tipo di collant particolare, aperto sia davanti che dietro senza mutandina e con un effetto reggicalze mentre la gonna, che era fermata in vita con una corda fu slacciata e tirata su fin sotto le ascelle al fine di coprire (da sopra) il seno che fu lasciato libero senza altri sostegni.
    
    Compiuta questa altra operazione, che risultò essere visivamente altrettanto interessante che la prima, prese dalla tazza un bel po’ di panna spalmandosela tutta sulla figa partendo dal davanti fino ad arrivare all’altezza del coggige.
    
    Poi senza proferire parola si accovacciò del tutto sul mio viso e questo fu per me più di un ordine scritto o verbale, voleva dire solamente, “leccami schiavo!” ed io lo feci avidamente leccando con tutte le mie forze tutta la morbida panna fino a raspare sulla morbida pelle liscia e depilata di fresco.
    
    Mentre io ero intento al mio compito mia cognata non rimase ferma, ma affamata e ghiotta com’è di nutella, si chinò sul mio membro che era rimasto duro ed in splendida erezione e cominciò a ripulirlo della meravigliosa crema e lo fece come si fa con un cono gelato partendo da sotto e andando con la lingua verso l’alto per non far scivolare nulla e non perdersi nemmeno un po’ del prezioso alimento.
    
    Questo ulteriore sfregamento portò la mia eccitazione a livelli ...