1. 35. L’ISPIRAZIONE


    Data: 25/06/2019, Categorie: Autoerotismo Etero Sensazioni Autore: tigrotta, Fonte: RaccontiMilu

    Era uno scrittore famoso, Rick, era bravo e non aveva mai avuto problemi particolari con i propri romanzi. Questa volta però sentiva che qualcosa non stava funzionando correttamente. Non riusciva a trovare le parole e a esprimere i pensieri. Aveva un blocco. Probabilmente si trattava del genere che non gli era congeniale e che affrontava per la prima volta. Doveva scrivere un romanzo erotico, lui che il sesso aveva sempre preferito farlo, piuttosto che descriverlo. La storia era tutta da inventare, così come i protagonisti. Ma non gli veniva nessuna idea meritevole, alcun lampo, nulla che fosse degno di nota.
    
    Così aveva tentennato per diverso tempo, prima di accettare questa nuova sfida, chiedendosi spesso se non fosse il caso di lasciar perdere. I suoi romanzi parlavano di azione, di spionaggio, erano thriller che sfioravano il sesso di striscio e Rick non sapeva come riuscire a farne il perno della narrazione. Le donne non gli mancavano, non aveva mai dovuto faticare per trovare la compagnia di una sera, ma non vedeva in nessuna colei che avrebbe potuto ispirarlo. Gli occorreva ben altro che qualche partner occasionale e pressoché insipida, per permettergli la stesura di un romanzo all’altezza dei precedenti. Non c’era nessuna che gli facesse salire il sangue al cervello.
    
    Poi, un giorno, ecco un’apparizione. Nel palazzo difronte al suo, era venuta ad abitare una giovane biondina, molto graziosa, dall’aria semplice e tranquilla. Da quel momento, Rick aveva cercato ...
    ... di carpirne ogni movimento, per quanto gli fosse possibile, scoprendo che la ragazza, sui venticinque anni di età, abitava sola, era commessa in un supermercato del centro e non svolgeva una vita sociale particolarmente intensa.
    
    La sera Rick, nascosto dietro la tenda, sbirciava con discrezione dalla finestra della propria camera, che si trovava esattamente in linea con la stanza da letto della bella sconosciuta. In un mese era riuscito a tenere il conto pressoché esatto delle sere in cui la ragazza rimaneva in casa, ed erano numerose rispetto a quelle in cui lei usciva.
    
    Rick aveva cominciato a scrivere qualcosa e si era convinto, parola dopo parola, che quella fanciulla potesse essere una preziosa fonte d’ispirazione. Le aveva imposto un nome, Anastasia, che in lui evocava l’immagine di un erotismo elegante e raffinato. Nella sua mente di scrittore, le situazioni fiorivano con estrema facilità e nel suo romanzo, Anastasia prendeva le pieghe di una donna nata per amare e per fare impazzire gli uomini. Rick si sentiva uno di quegli uomini, il più privilegiato e fortunato.
    
    Una sera, dalla solita finestra, aveva ammirato con rapimento il corpo della ragazza muoversi sinuoso alla luce di un’abatjour; ne aveva apprezzato le curve armoniose, il gesto garbato delle braccia e delle mani, mentre si sistemava i capelli vaporosi, e la rotondità dei glutei, rimasti scoperti dal movimento della sottoveste troppo corta e leggera.
    
    Era letteralmente rapito dalla sensualità della ...
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